Il funerale della Lega? Funerale un cazzo”. Dal palco del congresso federale della Lega che si è svolto a Milano il fondatore Umberto Bossi non usa mezzi termini sfoderando il dito medio tra gli applausi della platea. Tra i cinquecento delegati che lo applaudono c’è ancora chi porta la toppa del “Comitato di Liberazione Fratelli di Libero Suol” e chi sogna l’indipendenza della Padania. “Il sogno dell’autonomia di tutti i territori va avanti” racconta il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo. “Rimane tutto com’era” spiega il tesoriere del partito Giulio Centemero. Anche i debiti con la giustizia? “Se uno guarda il bilancio ci sono anche quelli”. Ma l’ex eurodeputato Mario Borghezio, facendo riferimento alla vicenda dei 49 milioni, ammette: “Quando un movimento subisce un condizionamento di questo genere è ovvio, sarebbe come quando uno perseguitato dai creditori cerca di tenere da parte i soldi per mantenere la famiglia e i figli, mi sembra normale e doveroso”.

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