Scontro rovente a “Non è l’arena” (La7) tra la deputata di Forza Italia, Michaela Biancofiore, e il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, sull’Alto Adige. Feltri, concordando con l’indipendentista Eva Klotz, parla di “invasione di italiani nell’Alto Adige”, fenomeno che avrebbe modificato la popolazione locale, all’indomani della fine della Prima Guerra Mondiale.

Biancofiore non ci sta e legge uno stralcio dello Statuto di Autonomia del Trentino Alto Adige del 1946: “E’ stato firmato dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e dal ministro degli Esteri austriaco Karl Gruber, i quali ora si stanno rigirando nella tomba. Qui si legge: “Nella Regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana, che è la lingua ufficiale dello Stato italiano“. Nella Costituzione italiana questo, fino a poco tempo fa, non c’era scritto, perché i padri costituenti lo davano per scontato”.
La parlamentare altoatesina mostra anche una cartina geografica del 1838, dove città dell’Alto Adige come Bolzano e Merano sono scritte in italiano. E ammonisce Feltri: “Questo documento è del 1838, non del 1922 quando c’è stata la fascistizzazione”.

Feltri dissente e ribadisce: “Non sono d’accordo con questa interpretazione. Gli italiani si sono riversati in Alto Adige e si sono impadroniti di quella regione”.
Ma abbiamo vinto la Prima Guerra Mondiale, direttore“, insorge Biancofiore.
Ed esplode la bagarre. Il direttore di Libero si infuria: “Ma quale guerra? Non si è neanche combattuto in Alto Adige! Ma smettila, non dire cazzate. Cosa c’entra la guerra?”.
La deputata ribadisce la sua tesi e Feltri replica: “Va bene, dai, parla tu e io sto zitto, visto che sei intelligente e io sono un coglione. Vai avanti tu a dire le tue cazzate e io me ne sto zitto. Senti, caro Giletti, io con costei non voglio discutere. E’ una prevaricatrice e una esaltata che dice delle cazzate enormi“.
“In Alto Adige è stato versato sangue italiano – ribatte Biancofiore – Sarò prevaricatrice, ma lei vuole cambiare la storia“.

“Ma vai a fare in culo, io me ne vado – sbotta Feltri – Non posso parlare con una così”.
“Lei invece fa impressione – controbatte la parlamentare – Nemmeno io posso parlare con uno che smentisce la storia. Questa è la storia d’Italia, direttore. Sta facendo una brutta figura“.
“Ma quale storia? – rilancia il giornalista – Va bene, allora chiudiamola qua. Tu vai avanti a dire le tue cazzate, io non ho neanche voglia di risponderti perché non capisci un cazzo”.
“E allora apriamo i libri di storia per vedere se abbiamo vinto la Prima Guerra Mondiale”, commenta Biancofiore.
“Aprili tu i libri storia. Forse non ne hai letto nemmeno uno”, replica Feltri.

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