I commissari governativi intervengano affinché AlcelorMittal receda dalla volontà di abbandonare l’Ilva. E’ una calamità sociale che si prevede e che si aggiunge a quella ambientale, che rimane tuttora in piedi”. E’ allarme lanciato ai microfoni di Radio Vaticana dall’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, dopo l’annuncio di ArcelorMittal di voler rinunciare all’acquisizione del gruppo siderurgico ex Ilva.

Finora si è stati inerti – continua il religioso – C’è stata una grande inerzia di fronte a questa possibilità, per cui ognuno un lato solo della questione senza considerare tutti gli aspetti simultaneamente. Adesso quello che a me sembra importante è che ci voglia proprio una concertazione a livello di governo centrale, anche coinvolgendo dopo le forze locali. Fino a oggi si è stati ad attendere l’evolvere dei fatti senza intervenire. L’unica cosa possibile è un intervento forte del governo. . Le circostanze richiedono a tutti uno sforzo di rinnovata analisi e di creatività. Un’altra soluzione calamitosa sarebbe una cassa integrazione che duri 10-20 anni, ma questo sarebbe aggirare l’ostacolo mentre dobbiamo creare posti di lavoro“.

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