I mezzi militari turchi e quelli russi hanno iniziato i primi pattugliamenti congiunti nel nord-est della Siria, come previsto dagli accordi di Sochi siglati da Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan e accettati (parzialmente) dai curdi e dal regime siriano. I controlli sono stati svolti a est e a ovest della città di Al-Darbasiyah, escludendo quella di Qamishlo, capitale amministrativa della regione autonoma curda. Secondo i media locali, sono stati impiegati otto veicoli blindati, quattro per ciascun Paese, e un drone. L’area coperta è di 110 chilometri di lunghezza e dieci di profondità. Nel video, la rabbia della popolazione locale, che ha lanciato sassi contro i mezzi militari di Ankara.

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