Che il calcio dilettantistico spesso si trasformi in una vera e propria battaglia è una teoria ampiamente dimostrata nei diversi episodi di questa rubrica: e quando si parla di campo di battaglia come vedremo oggi non si utilizza una figura retorica. Torna anche il Trentino, antica terra di guerrieri e si parla di battaglie per uomini duri, che preferiscono anche una preparazione ad hoc per farsi trovare pronti alle ostilità. E come per tutte le battaglie epiche che si rispettino oltre alla dura pugna molto importante è anche l’ultraterreno: il deus ex machina, le invocazioni e l’intervento divino.

PORTIERI IN TRINCEA
I campetti dilettantistici sono un capolavoro da custodire gelosamente, prima che il sintetico li relegherà mestamente al campo del ricordo. Proprio le imperfezioni, tra linee di gesso storte, pozzanghere e terreno sconnesso ne caratterizzano la bellezza. Ma alcune imperfezioni non sono passabili: se una porta è palesemente più bassa dell’altra ad esempio proprio non si può giocare. 14 centimetri in meno sono troppi, come accaduto in seconda categoria veneta nella gara tra Ponte San Nicolò e Nuovo San Pietro. E dunque, come riferisce la splendida pagina Facebook Calcio nebbia e Tavernello (che ringraziamo anche per la gentile concessione della foto) si scava una trincea: “Storie fantastiche ci giungono dal girone L di Seconda categoria, dove ieri si è giocato Ponte San Nicolò-Nuovo San Pietro. Qualcuno prima dell’inizio si accorge che una porta è più bassa di 14 cm rispetto alla misura regolamentare. Che fare? Dopo una telefonata tra il magazziniere del campo e il Mit di Chicago, si decide di ovviare al problema scavando na busa lungo la linea di porta. Portieri in trincea e tutto tremendamente bello”. Molto, molto bello.

LA TERRA DEI RETI
Anticamente popolata da guerrieri, i Reti, il Trentino Alto Adige dimostra di essere terra che alle tradizioni ci tiene, tanto da diventare “cliente fissa” di questa rubrica. Dopo Baone-Isera e le gesta di Keric Mirsad e della sua bandierina, arriva una nuova rissa. Botte da orbi al termine di Postal-Arberia, di Seconda categoria, come mostrato nel video pubblicato da L’Alto Adige.

LA CAPATA DI RISCALDAMENTO
Tra portieri che vanno in trincea e popoli guerrieri i calciatori subentranti non vogliono essere da meno. E dunque, pronti ad entrare in battaglia il riscaldamento fatto di scatti e stretching è roba troppo soft: per riscaldarsi ci vuole altro, come dimostra Kyeremateng Nigel Brian della Folgore Caratese, squadra di Serie D di Carate Brianza, che in fase di riscaldamento ha ben pensato di colpire con una testata l’allenatore della squadra avversaria. Poco gradito dal giudice sportivo il riscaldamento scelto: tre giornate di squalifica.

IL VANGELO
Siamo solo a ottobre (e in diverse parti d’Italia c’è ancora un caldo estivo), ma già nei supermercati cominciano a spuntare panettoni e pandori, e anche i giornali che parlano di calcio dilettantistico si adattano al clima natalizio. Ne è l’esempio il Giornale di Vicenza, che per analizzare quanto accaduto in Seconda Categoria fa un titolo che è un presepe: “Passa la Stella sul campo del San Pietro”. Non è più tempo di miracoli però, se lo stesso giornale avverte: “Beffato il San Lazzaro Santa Croce”. C’è tempo per rialzarsi.

Articolo Precedente

Cartellino rosso al portiere dopo 13 secondi di partita: l’espulsione è incredibile

next
Articolo Successivo

Ti ricordi… Il Piacenza di Bortolo Mutti che batte il Milan di Baresi, Maldini e Weah con la rovesciata del “toro di Sora” Pasquale Luiso

next