2 marzo 2017 – Marroni: “Pressioni da Tiziano Renzi e Verdini”
A pesare sulla posizione di Tiziano Renzi ci sono non solo alcune intercettazioni e il pizzino di Romeo, ma anche le dichiarazioni di Marroni che, interrogato dai pm napoletani, come riportato dall’Espresso, avrebbe sostanzialmente parlato di pressioni ricevute da Carlo Russo per intervenire sui commissari di gara per conto del “babbo di Matteo” e del parlamentare di Ala Denis Verdini. “Carlo Russo – ha messo a verbale Marroni – mi ha chiesto di intervenire sui commissari di gara per conto del babbo di Matteo e del parlamentare di Ala. Mi dissero che loro erano ‘arbitri’ del mio destino professionale“. La gara in questione era quella dell’appalto Fm4 (facility management) da 2,7 miliardi bandito da Consip e Romeo puntava all’assegnazione di uno dei lotti più prestigiosi, quello della manutenzione del palazzi istituzionali. Marroni è stato sentito come persona informata sui fatti e, secondo il settimanale, nel corso dell’interrogatorio l’Ad “racconta di un vero e proprio ‘ricatto’ subito” da Russo. “Riferisce di pressanti ‘richieste di intervento’ sulle Commissioni di gara per favorire una specifica società; di ‘incontri’ riservati con il papà di Renzi a Firenze; e di ‘aspettative ben precise’ da parte di ‘Denis Verdini e Tiziano Renzi‘” sull’assegnazione di gare Consip per centinaia di centinaia di milioni”. Il settimanale scrive ancora che Marroni ha rivelato come a marzo del 2016 il padre del premier “in persona” gli chiese “un incontro riservato, effettivamente avvenuto – a suo dire – in piazza Santo Spirito a Firenze” per “accontentare” le richieste di Russo. Tra gli altri argomenti che gli inquirenti potrebbero approfondire con Tiziano Renzi, anche quanto riferito dal commercialista napoletano Alfredo Mazzei, esponente del Pd locale ed amico di Romeo, che ha parlato di un incontro riservato tra Renzi, lo stesso Romeo e Russo in una sorta di “bettola”, una trattoria senza pretese.

4 marzo 2017 – Procura di Roma revoca indagini al Noe
Alla luce di “ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto” istruttorio la Procura di Roma “per una esigenza di chiarezza” ha “revocato” ai carabinieri del Noe la delega per ulteriori indagini nel procedimento su Consip. La delega, ha fatto sapere la Procura di Roma, è stata affidata al Nucleo Investigativo di Roma dei Carabinieri, che dovranno accertare chi abbia fatto le ‘soffiate’ alla stampa e a indagati e persone coinvolte. Intanto le procure di Roma e Napoli negano i contrasti riportati dai giornali.

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