L’obiettivo resta la riduzione del debito pubblico attraverso la crescita, nell’ambito di un “patto con l’Europa per un nuovo sviluppo industriale” orientato “verso la green economy“. Sul fronte dei migranti occorre “uscire dalla gestione emergenziale affidata all’Italia” mettere a punto un piano temporaneo per la gestione dei flussi migratori. Con una nuova strategia: “Sappiamo che ci saranno Paesi che non saranno d’accordo. Chi non parteciperà verrà penalizzato sul piano finanziario, e in maniera consistente”. Parola di Giuseppe Conte, che in un breve punto con la stampa ha riassunto i temi trattati nell’incontro avuto a Bruxelles con la presidente designata della Commissione europea, Ursula Von der Leyen e con il presidente uscente del Consiglio Ue Donald Tusk.

“Abbiamo bisogno di un po’ di tempo per fare l’Italia digitale – ha detto il capo del governo italiano riassumendo il contenuto del suo confronto con il nuovo capo dell’esecutivo comunitario, definito da fonti a lei vicine un “buono scambio di vedute” – dobbiamo riorientare il sistema industriale verso la green economy, dobbiamo fare investimenti che ci consentano di orientare lo sviluppo verso una maggiore occupazione e vogliamo in modo trasparente fare un patto con Ue su questo che è il nostro programma”. “Il nostro obiettivo è la riduzione del debito, non stiamo dicendo che non vogliamo i conti in ordine ma lo vogliamo fare attraverso una crescita ragionata e investimenti produttivi“, ha proseguito Conte, che alle 12,30 ha visto David Sassoli.

“È significativo che il Presidente Giuseppe Conte abbia scelto le istituzioni europee e Bruxelles come primo viaggio dopo la fiducia (ottenuta martedì anche in Senato con 169 voti favorevoli, ndr). Tra di noi è chiaro che i problemi dell’Italia si risolvono in Europa e che l’Ue è più forte con il contributo italiano”, ha twittato il presidente del Parlamento europeo dopo l’incontro con il premier, che nel pomeriggio ha incontrato il numero uno uscente della Commissione, Jean-Claude Juncker e il presidente designato del Consiglio Europeo, Charles Michel. “Juncker ha accolto calorosamente il premier Conte – ha scritto su Twitter la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva – Hanno discusso delle priorità del nuovo governo italiano, come migrazione ed economia. L’Italia può continuare a contare sulla solidarietà ed il sostegno della Commissione europea su tutta la linea”.

Con Tusk, ha proseguito Conte, “ho parlato anche del tema dell’immigrazione, ci siamo confrontati su quali sono le nostre priorità e quali sono le sue. Mi sembra molto importante la consonanza che abbiamo raggiunto”. Un esempio: “C’è grande disponibilità a trovare un accordo, ancorché temporaneo“, ma “dobbiamo uscire dalla gestione emergenziale dei casi affidati all’Italia: l’Italia vuole che anche con questo meccanismo temporaneo ci sia condivisione“, ha specificato il presidente del Consiglio. “Qui abbiamo la massima disponibilità: adesso dobbiamo definire i dettagli”.

“Chi non parteciperà – ha aggiunto Conte – ne risentirà molto, in misura consistente, sul piano finanziario“. Nel contempo bisognerà accelerare su un altro fronte: “In Italia non possiamo dirci soddisfatti del sistema dei rimpatri“, che “dovranno essere gestiti a livello europeo, integrando gli accordi che devono essere a livello europeo non possono essere affidati agli Stati come l’Italia”. In questo contesto l’operazione Sophia “non è stata del tutto accantonata” e “può essere riattivata“.

Parole salutate con soddisfazione da Nicola Zingaretti, leader del Pd alleato di governo del M5s: “Bene il premier Giuseppe Conte che ha posto con chiarezza il tema della riforma del regolamento di Dublino in Europa trovando la convergenza della Presidente Von der Leyen – ha scritto su Twitter il presidente della regione Lazio – L’Italia torna protagonista in Europa ed è un primo passo per il cambiamento che auspichiamo da tempo”.

Anche sul Mezzogiorno d’Italia “c’è grande attenzione”, afferma Conte. “Ho spiegato che, nell’ambito del progetto” di riforme del Paese, “un pilastro importante – continua Conte – è ottenere una sorta di regime agevolato, ma non vorrei essere frainteso, per il Mezzogiorno”. “Dobbiamo tenere conto che ci sono delle aree che sono disagiate sul piano economico e sociale e per queste aree bisogna creare una cintura di protezione, misure e un piano di interventi che sia nel segno della straordinarietà“, conclude.

Il post su Facebook: “Per l’Italia un ruolo di primo piano in Ue” – In mattinata, prima di incontrare Von der Leyen, Conte aveva toccato i principali temi poi affrontati nell’incontro in un post su Facebook: “L’Italia oggi è più forte, e con il nuovo governo intendiamo svolgere un ruolo di primo piano in questa fase di rinnovamento dell’Unione europea“, aveva scritto il premier, elencando le priorità su cui chiederà alla Commissione Ue di lavorare nei prossimi mesi: “La modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno“.

“Non abbiamo tempo da perdere”, si legge nel post di Conte. “Occorre sostenere gli investimenti, a partire da quelli ambientali e sociali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che dia nuovo impulso al mercato del lavoro italiano, evitando un’impostazione di bilancio pro-ciclica non adeguata alle prospettive economiche del continente”. Il premier ha parlato anche della questione migranti: “Sul tema migratorio intendo continuare a lavorare strenuamente per una gestione multilivello, strutturale e non emergenziale dei flussi migratori, e raggiungere un’intesa su un meccanismo automatico di sbarchi e redistribuzione, con un’efficace politica europea dei rimpatri”. Secondo quanto rivelato oggi da La Stampa, c’è un patto a cui stanno lavorando Italia-Francia-Germania-Malta, per avere ricollocamenti “nel giro di un mese.

Infine, il presidente del Consiglio ha parlato anche di Mezzogiorno: “Dobbiamo provare a ottenere dall’Europa il riconoscimento di uno statuto speciale per poter varare misure straordinarie per lo sviluppo”, scrive Conte che nel suo secondo governo ha cambiato il ministro per il Sud: Barbara Lezzi è stata sostituita dal democratico Peppe Provenzano. “L’Italia oggi è più forte”, ha concluso il premier, “e con il nuovo Governo intendiamo svolgere un ruolo di primo piano in questa fase di rinnovamento dell’Unione europea. La mia determinazione è massima e confido di poter riscontrare un elevato grado di convergenza con la nuova Commissione europea”.

Intanto Simona Bonafé, eurodeputata del Pd, è stata eletta vicepresidente del gruppo S&D nel Parlamento Europeo. “E’ un onore e una grande responsabilità – scrive l’europarlamentare su Twitter – lavoreremo insieme per un’Europa migliore. Ce la metterò tutta”.

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