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Cosa è successo al profilo Instagram della birra Ichnusa?

Cliccando sull’account Instagram ufficiale della nota birra sarda ancora oggi si possono vedere i segni dell’azione di un hacker. L’attacco è cominciato nella serata di martedì

di Kevin Ben Alì Zinati

Prima i bicchieri di birra e i quattro mori sono stati rimpiazzati con i selfie di un ragazzo turco, poi nel feed non è rimasto nemmeno un post e la foto profilo è diventata nera con una scritta “Hell”, inferno, che ha lasciato gli oltre 50mila follower nel mistero più totale. Cliccando sull’account Instagram ufficiale della nota birra sarda ancora oggi si possono vedere i segni dell’azione di un hacker. L’attacco è cominciato nella serata di martedì quando tutti i contenuti del profilo, dai post alla bio, sono stati sostituiti dai dati e dalle foto di un ragazzo di origini turche. A quel punto entrare nel mondo Ichnusa equivaleva ad addentrarsi in quello privato di Yunus Sedat Aydin. La bio infatti parlava di Sedat Aydin, un social media manager e un programmatore originario di Istanbul, in Turchia, mentre nel feed apparivano foto di lui al volante di un’auto, in posa in abito elegante o a cena in qualche locale. Collegato al profilo, compariva anche un link diretto ad un sito, apparentemente reale, per servizi internet e Seo. Nella foto profilo, invece, il ragazzo era ritratto con una bandana legata attorno al volto a coprire naso e bocca, esattamente come un bandito. Tutto in regola, dunque, se solo l’intenzione fosse stata quella di avvalersi di un social media manager turco.

Nelle ultime ore, poi, la disavventura è proseguita: tutti i post di Ichnusa sono stati eliminati e a contraddistinguere il profilo ufficiale della birra – certificato dalla spunta blu – non c’era una bandiera sarda o una bottiglia di Ichnusa non filtrata ma una sveglia digitale con quattro lettere chiare: “He:ll”, inferno. Il profilo è rimasto per molte ore sotto il controllo e la manipolazione degli hacker. Il nome utente è stato cambiato prima solo in “Dark” e poi in “Ibrahim online”, accompagnato da una descrizione criptica: “its like he’s alone in the world”, sembra che lui sia solo al mondo. Poi proprio quello di “Ibrahimonline.1”, profilo con zero post, 230mila follower e la stessa immagine della sveglia digitale e la scritta Hell, compariva come l’unico account “seguito” da Ichnusa.

Che dietro all’attacco hacker ci sia proprio tale Yunus Sedat Aydin? Difficile. L’immagine che fino a poche ore fa compariva come profilo sull’account della birra, infatti, è la stessa che si trova digitando su Twitter il nome di Yunus Sedat Aydin: nonostante l’iscrizione sia di aprile 2019, dall’attività social pare un profilo reale, così come il sito a cui rimanda il link nel feed Instagram. Inoltre, quale ladro digitale lascerebbe firma, volto, nome e cognome e praticamente tutti i dati personali sulla scena del crimine? Contattata nella giornata di oggi, l’azienda non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale sull’accaduto. Ha fatto sapere però di essere al lavoro per risolvere i problema nel più breve tempo possibile e ridare a tutti i suoi follower la loro birra social.

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