Oggetti abbandonati, rifiuti accatastati, e uno scenario definito dalla psicologa forense Roberta Bruzzone, consulente della difesa, da “soggetti schizofrenici“. Sono gli ultimi dettagli usciti ieri dal sopralluogo fatto dai Ris in casa di Massimo Sebastiani, il 45enne indagato per omicidio e occultamento di cadavere, scomparso da 9 giorni insieme all’amica Elisa Pomarelli di 28 anni. Dettagli che al momento non fanno escludere alcuna pista. Centinaia i campioni raccolti all’interno della casa. Particolare attenzione è stata riservata ad alcune tracce di bruciatura e di combustione trovate nel pollaio dell’abitazione dell’operaio e ad altre, riconducibili alla stessa 28enne, rinvenute all’interno dell’auto di Sebastiani, classificabili come “biologiche“.

Secondo la Bruzzone, chiamata come perito della difesa di Sebastiani, presente al sopralluogo, il 45enne sarebbe stato “in grado di fare qualsiasi cosa“. “La situazione che ho trovato è molto simile a quella degli accumulatori seriali ma in peggio perché qua è tutto alla rinfusa e sporco, un quadro incompatibile con una qualità di vita minima – ha continuato la psicologa forense – È più una fuga dissociativa del tipo ‘mi vergogno di quello che ho fatto e cerco di sottrarmi alle conseguenze come posso’. Non ravvedo qui invece una sfida del tipo ‘non mi prenderete mai'”. Proprio sulla fuga si sono concentrati ieri i carabinieri e i soccorritori in campo per le ricerche, constatando che Sebastiani “è uno che sa vivere nei boschi anche al lungo” avendo anche la “capacità di procacciarsi del cibo” essendo quindi “autosufficiente”. Presenti al sopralluogo nell’abitazione anche i legali della famiglia della Pomarelli, Paolo Lentini e Alida Liardo.

Intanto questa mattina sono tornati al lavoro i volontari della Protezione civile che, assieme ai carabinieri e ai Vigili del fuoco, con il supporto delle unità cinofile, stanno setacciando i boschi del Piacentino, nell’area di Gropparello. La task force di ricerca procede a ranghi serrati così da battere la zona, impervia e di montagna, palmo a palmo. A disposizione anche due elicotteri, uno dei carabinieri di Forlì e uno del Soccorso alpino. Rimarranno a terra, almeno per oggi, i droni della Protezione civile impiegati nei giorni scorsi per sorvolare la zona.

I due sono stati visti insieme l’ultima volta il 25 agosto mentre pranzavano all’Osteria del Lupo di Ciriano. Da quel momento le tracce della 28enne si sono perse mentre il 45enne è stato visto altre volte nel corso della giornata: ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre faceva benzina e poi mentre camminava con uno zaino sulle spalle, forse diretto verso i boschi che conosce bene e dove con ogni probabilità ha un “bunker”. Ancora da chiarire il rapporto tra i due. Secondo la famiglia della Pomarelli erano solo amici ma lui sarebbe stato innamorato.

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