Non possono decollare né da Lampedusa né da altri porti italiani perché inadeguate per svolgere l’attività di soccorso in mare. L’Ente nazionale per l’aviazione civile non ha concesso l’autorizzazione alle due vedette volanti Moonbird e Colibrì – rispettivamente della ong svizzera Humanitarian Pilote Initiative e dei francesi di Pilotes Volontaires – che da quasi un mese sorvolano il Mediterraneo per avvistare i gommoni dei migranti. “Le norme nazionali – spiega Enac – così come quelle in vigore negli altri Paesi europei, per questi aeromobili prevedono l’uso solo per le sole attività ricreative e non professionali”. Nello specifico, spiega l’Ente, “il Colibrì non è un aeromobile certificato secondo standard di sicurezza noti, è in possesso di un permesso di volo speciale che non gode di un riconoscimento su base di reciprocità per condurre operazioni diverse da quelle sopra menzionate, tanto meno condotte in alto mare. Il velivolo, inoltre, è stato oggetto di modifiche significative di cui non abbiamo tracciabilità“.

Secondo i dati pubblicati a giugno da Il Giornale, dal primo gennaio agli inizi di giugno sono state 78 le missioni dei velivoli. Soltanto 24 sono partite da Malta, mentre la base principale era Lampedusa. Ma Enac sottolinea che le operazioni di Search And Rescue “sono operazioni professionali che nel nostro sistema richiedono un regime autorizzativo non compatibile, peraltro, con gli aeromobili di costruzione amatoriale. Di tutto ciò abbiamo dato informazioni al proprietario – esercente del velivolo e all’autorità francese”. Il Moonbird, rileva l’Ente, “è un aereo svizzero che presenta comunque caratteristiche molto simili a quelle del Colibrì, di cui abbiamo già fornito informazioni”. L’Enac precisa che l’attività dell’Ente “è finalizzata all’attuazione e al rispetto delle norme di sicurezza che regolano e disciplinano le operazioni di volo”.

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