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Robert De Niro fa causa a un’assistente: guardava Netflix durante il lavoro (“55 puntate di Friends”). Chiesto risarcimento per 6 milioni di dollari

La causa è stata intentata perché la dipendente "è stata sleale nei confronti della compagnia", per questo vengono chiesto tre milioni di dollari, e per "essersi appropriata indebitamente dei fondi della compagni", motivo per cui sono stati richiesti altri tre milioni. La notizia è stata riportata da People

di Giuseppe Candela

La Canal Productions, società di proprietà di Robert De Niro, fa causa a una collaboratrice chiedendo sei milioni di dollari. Tutta colpa delle spese extra ma soprattutto per l’overdose di serie tv viste su Neflix dalla dipendente durante l’orario di lavoro. In soli quattro giorni l’assistente a gennaio scorso avrebbe guardato 55 puntate della serie cult “Friends”, ordinando per pranzo caviale a spese dell’azienda.

La causa è stata intentata perché la dipendente “è stata sleale nei confronti della compagnia”, per questo vengono chiesto tre milioni di dollari, e per “essersi appropriata indebitamente dei fondi della compagni”, motivo per cui sono stati richiesti altri tre milioni. La notizia è stata riportata da People che spiega che l’accusata Chase Robinson avrebbe utilizzato la carta della compagnia per spese personali e le miglia dell’attore per fare alcuni viaggi.

La società, scrive Variety, ha deciso di intraprende l’azione legale dopo che la donna era stata promossa come vicepresidente, con uno stipendio di almeno 300 mila dollari all’anno, ma non ha tenuto però fede alla fiducia riposta assumendo comportamenti ritenuti irrispettosi. Sempre secondo l’accusa la donna negli ultimi due anni avrebbe accollato alla ditta 30 mila dollari di pasti in due anni, 32 mila dollari di Uber, oltre a soldi spesi per ristoranti (habituè del rinomato bistrot Paola’s) e regali personali.

La maratona di serie tv durante l’orario lavorativo avrebbe poi fatto il resto, con De Niro che accusa l’ex impiegata di “aver oziato durante le ore di lavoro”. Prima di lasciare la sua poltrona la Robinson aveva anche consegnato una bozza per una lettera di raccomandazioni all’attore chiedendogli di firmarla. La star americano ha deciso, come immaginabile, di non apporre la propria firma su quel foglio.

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