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Bimba caduta da una nave da crociera mentre era in braccio al nonno: “Lui pensava ci fosse un vetro di protezione”

Secondo l'avvocato ingaggiato dalla famiglia di Chloe Wiegland, la bimba "avrebbe dovuto finire contro il vetro e invece n'è andata. Perché lasciare una finestra aperta in un'intera parete di vetro piena di finestre in una zona per bambini?". Joe D. Sanchez, responsabile delle indagini, ha dichiarato però che in questa prima fase dell'indagine è impossibile trarre conclusioni: "Potrebbe essersi trattato anche di omicidio, omicidio non volontario, incidente o negligenza"

di F. Q.

Vanno avanti le indagini sulla morte di Chloe Wiegland, la bimba di 18 mesi originaria dell’Indiana, morta dopo essere caduta da un’altezza di almeno 100 metri mentre si trovava in braccio al nonno materno, Salvatore Anello, a bordo di una nave da crociera. La Freedom of the Seas della Royal Caribbean era attraccata al porto di San Juan, Porto Rico. Elmer Román, del dipartimento locale della pubblica sicurezza, aveva dichiarato alla CBSNews: “La polizia ha avviato un’indagine. Escludiamo l’omicidio. È una storia molto forte, triste e tragica. Ad un certo punto, uno dei nonni, durante un gioco, ha esposto la bimba al vuoto e gli è sfuggita”.

Ora però le indagini sembrano andare in un’altra direzione. Secondo l’avvocato della famiglia Wiegland, “Anello l’ha sollevata e messa su una ringhiera dove pensava che ci fosse un vetro di protezione, come quello sulle piste da hockey, ma si è scoperto che non c’era. Avrebbe dovuto finire contro il vetro e invece n’è andata. Perché lasciare una finestra aperta in un’intera parete di vetro piena di finestre in una zona per bambini?. Voglio dire, perché dovresti avere quel tipo di pericolo nascosto senza alcun preavviso, senza alcun segno, senza alcun annuncio?”.

E Joe D. Sanchez, responsabile delle indagini, ha risposto facendo presente come in questa prima fase dell’indagine sia impossibile trarre conclusioni: “Potrebbe essersi trattato anche di omicidio, omicidio non volontario, incidente o negligenza. Non abbiamo ancora sentito i membri della famiglia ma bisogna capire che si tratta di un accadimento drammatico. È comprensibile il dolore per la morte di un membro della famiglia. Doveva essere un momento felice, ma si è rivelata una tragedia”. Intanto, vanno avanti gli interrogatori di tutti coloro che erano sulla nave e devono essere visionati i video di sorveglianza.

 

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