A dieci mesi dal crollo del ponte Morandi, il sindaco-commissario per la demolizione e ricostruzione del viadotto Marco Bucci incontra i cittadini dei quartieri interessati dal maxi-cantiere per presentare le attività di esplosione previste per il prossimo 28 giugno: “Ma se riusciamo ci piacerebbe anticipare al 27, perché ogni giorno perso sui lavori pesa su tutta la città”. Ad accoglierlo nel chiostro di San Bartolomeo di Certosa oltre cinquecento persone, in un clima piuttosto teso dove tanti cittadini esasperati dalla convivenza con i lavori di demolizione hanno voluto esprimere i propri timori relativamente alle polveri che solleverà l’esplosione. Presenti all’incontro a fianco del sindaco il coordinatore dell’Osservatorio Ambiente della struttura commissariale Luciano Grasso, il consigliere delegato alla Protezione civile Sergio Gambino, il comandante del Comando militare dell’Esercito “Liguria”, Gianfranco Francescon e Massimo d’Angelo, l’esperto di amianto chiamato come consulente dall’Ati dei demolitori che ha parlato di “percentuale di rischio trascurabile” circa la possibile presenza e dispersione di fibre di amianto. Il giorno dell’esplosione oltre 3.000 persone verranno fatte evacuare per ragioni di sicurezza nell’area vicina al cantiere dalle 7 del mattino alle 10 di sera circa, salvo imprevisti. Alcune persone, anziani con problemi di salute, disabili, pazienti con problemi di deambulazione saranno accompagnati in albergo già la sera precedente.
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