I lavoratori dell’Unilever di Sanguinetto, nel Veronese, sono in sciopero contro l’apertura della procedura di licenziamento collettivo di 76 dipendenti. La multinazionale ha infatti annunciato lo stop alla produzione del dado Knorr che verrà spostata in Portogallo. I sindacati Cisl, Cgil e Uil puntano il dito contro la politica industriale di Unilever che “nonostante la riorganizzazione dello scorso anno e il forte aumento dei carichi di lavoro, ha deciso senza alcun preavviso la delocalizzazione. Lo stabilimento di Sanguinetto lavora da 60 anni e deve essere mantenuto” hanno concluso i sindacati.

La multinazionale anglo-olandese in una nota “smentisce in modo categorico la chiusura totale dello stabilimento” e “l’abbandono dell’Italia da parte di Knorr”. “La razionalizzazione – precisa Unilever – riguarda infatti esclusivamente l’area dello stabilimento relativa ai dadi da brodo tradizionali e non le altre produzioni alimentari, e si spiega con una continua diminuzione della richiesta di mercato di questo tipo di prodotti”. Secondo la multinazionale “l’intervento è necessario per garantire la sostenibilità futura dello stabilimento, consentire il prosieguo delle altre produzioni attualmente presenti e mettere il sito nelle condizioni di poter cogliere le eventuali opportunità future”.

Per questo la nota sottolinea che “Sanguinetto mantiene delle importanti carte da giocare, come la produzione dei dadi in gel, di cui è unico produttore al mondo, che si aggiunge alle produzioni di risotteria, brodo granulare e marmellate. Nel lungo termine la strategia andrà “verso un legame sempre più stretto con il mercato italiano“. Dichiarandosi “consapevole dell’impatto delle misure adottate”, Unilever “si impegnerà a collaborare con le organizzazioni sindacali nella ricerca della soluzione migliore possibile per i lavoratori e per lo stabilimento con l’obiettivo di ridurre al minimo, nei limiti delle possibilità, l’impatto sociale”.

Intanto per l’intera giornata di oggi, mercoledì 5 giugno, è stato organizzato un presidio davanti allo stabilimento che occupa in totale 161 persone. I sindacati di categoria Flai Cgil, fai Cisl e Uila Uil hanno incontrato i rappresentanti dell’azienda nella sede di Confindustria a Verona.

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