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Tommaso Paradiso: “Sarò il regista di una commedia romantica”. E sul nuovo singolo: “Tutti diranno “cos’è questa cagata?” ma poi la balleranno e io…”

I Thegiornalisti chiudono un cerchio discografico indipendente e ne aprono un altro con una major e un nuovo tormentone estivo. Tra i tanti progetti svelati da Tommaso Paradiso c'è un film romantico, il primo da regista e sceneggiatore. Non è ancora tempo di bilanci personali, ma sulla politica ha le idee chiare: “Dobbiamo affidarci ai filosofi”

di Andrea Conti

“Tutti al primo ascolto, come è già successo con Riccione, diranno ‘cos’è questa cagata? Poi la balleranno e io farò un sacco di soldi con i diritti SIAE”. Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti è un fiume in piena mentre commenta il nuovo singolo “Maradona Y Pelé”, scritta da lui stesso e prodotta da Dardust, in uscita il 17 maggio. Il brano se la vedrà nella lotta dei tormentoni estivi con Loredana Bertè (“Tequila e San Miguel”) e Takagi & Ketra, assieme a Omi e Giusy Ferreri (“Jambo”). “Maradona Y Pelé” si differenzia dagli altri brani dei Thegiornalisti per le sonorità tropical-tribale-pop. Sullo sfondo c’è una notte d’estate, un frigorifero rotto, le labbra, i sorrisi, i protagonisti si ritrovano a ballare sotto la pioggia Ci sono riferimenti anche a Robert De Niro (“mio assoluto idolo”), la tigre di Mompracen e naturalmente Maradona e Pelé.

“In genere quando scrivo le canzoni – spiega Tommaso Paradiso – mi vengono di getto in 3 minuti. Stavolta invece parliamo di un brano che è stato abbandonato diverse volte. L’ho scritto in varie fasi: le strofe, il bridge, il ritornello… Non riuscivo mai a chiuderlo e a trovare un senso. Così ho avuto bisogno di qualcosa che fosse estremamente evocativo, mio e romantico. Ecco perché ho inserito la figura di Robert De Niro che è l’attore della mia vita, della nostra vita collettiva. Siamo consapevoli che ci sono certi riferimenti datati rispetto ai ragazzi che vengono ai nostri concerti, ma abbiamo un pubblico abbastanza colto, che si diverte con noi e che nel contempo non ha gli occhi chiusi, si informa e legge”.

Questo evento discografico segna il passaggio di etichetta dall’indipendente Carosello alla major Universal/Island Records: “Sia chiaro, passare ad una major non cambia assolutamente il nostro modo di scrivere – tiene a precisare il cantautore – e questa canzone non è un anticipo di quello che andremo a fare. Direi che è semplicemente una canzone estiva. Sul discorso poi della major c’è da dire che, è vero, ci sono delle cose che stanno cambiando e le grandi case discografiche si sono mostrate molto sensibili rispetto ad alcuni nuovi fenomeni musicali. In particolar modo con Universal ho sempre avuto un ottimo rapporto e ho trovato persone di fiducia che mi hanno dimostrato subito di avere un certo feeling con le canzoni emotive”.

Dopo la chiusura del tour di “Love” (“abbiamo un po’ il cuore spezzato”), le prossime sfide sono “la grande festa” che si terrà al Circo Massimo di Roma il 7 settembre, all’interno della rassegna Rock in Roma, e soprattutto il cinema. Non è un mistero infatti che Tommaso Paradiso ami moltissimo il set e l’annuncio della sua nuova avventura come regista ha sorpreso, ma fino ad un certo punto.

“Con altre persone stiamo preparando il mio primo film da regista e sceneggiatore – ha confessato Paradiso -. Terminati gli impegni discografici, mi dedicherò completamente a questo nuovo progetto. Sarà una commedia musicale, romantica e molto malinconica. Sto chiedendo un sacco di consigli a Carlo Verdone, ho incontrato a pranzo diverse volte anche Enrico Vanzina. So benissimo che farò un sacco di errori, ma voglio che sia un film puro. Ci saranno naturalmente anche un sacco di nostre canzoni che saranno i mattoni per poi costruire il nuovo album. Ma non ci sarà un tour legato alla colonna sonora della pellicola”.

Dalla magia del cinema alla stretta attualità. Tommaso Paradiso mette le mani avanti: “Non abbiamo preso posizione dal punto di vista politico sui social, ma chi ascolta le nostre canzoni capisce benissimo come la pensiamo. Credo che il discorso da fare sia di etica, conoscenza, umanità e cultura. Bisognerebbe appoggiarsi ai professori, ai filosofi, alle persone che hanno conoscenza e invece vediamo che ci sono politici che non sanno cosa fare, cosa pensare. Bisognerebbe ascoltare non la nostra parte più bruta (che abbiamo tutti), ma quella più buona e comprensiva”.

Infine una considerazione su tre anni di successi: “Non ho razionalizzato quello che è accaduto. Vivo sempre tutti i giorni come un continuo flusso, come se non andassi mai a dormire. Sono ancora molto disorientato, un po’ frastornato. Mi aiutano le Stories su Instagram, che mi fanno vedere cosa stavo facendo. Sono ancora in una fase al galoppo e il cavallo non si è fermato. Spero un giorno di ricordarmi tutto, ma credo che non accadrà mai”.

Tommaso Paradiso: “Sarò il regista di una commedia romantica”. E sul nuovo singolo: “Tutti diranno “cos’è questa cagata?” ma poi la balleranno e io…”
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