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Cigno ammazzato a bastonate. La sua “compagna” si lascia morire

Dopo la morte del maschio, lei "si è lasciata andare - ha detto al Corriere del Veneto il sindaco Davide Branco che ha recuperato personalmente il volatile dallo specchio d’acqua - Si vedeva che stava male, non mangiava più e temevamo finisse così"

di F. Q.

Lui è morto venerdì mattina. Ammazzato a bastonate: questa la fine del cigno che da anni abitava il laghetto del parco in centro a Recoaro Terme. Lo hanno trovato con il collo spezzato, senza vita. Una morte improvvisa che ha lasciato nel dolore la femmina, la sua compagna, anche lei abitante del laghetto. E il 5 maggio è morta: “Si è lasciata andare – ha detto al Corriere del Veneto il sindaco Davide Branco che ha recuperato personalmente il volatile dallo specchio d’acqua – Si vedeva che stava male, non mangiava più e temevamo finisse così. Invieremo il corpo all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, come era stato per il maschio. In questo caso però non ci sono dubbi, l’animale si è lasciato andare. È caratteristico di questa specie, succede spesso che i compagni o le compagne non sopravvivano a lungo quando muore uno dei due”.

Riguardo all’eventualità che il cigno maschio possa esser stato ucciso, il primo cittadino ha poi annunciato: “Entro l’anno quest’area verrà coperta da un servizio di videosorveglianza, in modo che episodi gravi come questo non si ripetano più”.

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