Sì alle liste, ma non senza malumori per il Movimento Cinque Stelle. Il voto degli iscritti ha confermato le 5 capolista, ma non in modo univoco: su 20.541 voti espressi, 12.909 sono i voti favorevoli e 7.632 quelli contrari. Luigi Di Maio incassa quindi il via libera ai 5 nomi scelti per le prossime europee. Ma stavolta il percorso non è stato tutto in discesa e dagli iscritti sono arrivati anche segnali tangibili di dissenso. Il sistema della piattaforma Rousseau, infatti, prevedeva la possibilità di esprimere una preferenza, sì o no, per ogni candidata. A conti fatti, su 20.541 voti, circa un terzo ha scelto di bocciare le personalità selezionate dal capo politico. Le sfide più aperte sono state quelle per la circoscrizione insulare, dove l’amministratrice delegata di Olidata, Alessandra Todde, è riuscita a imporsi con 1.739 sì contro 1.351 no, e quella per il Nord-Ovest, collegio nel quale correrà Mariangela Danzì (nonostante risulti indagata a Brindisi, anche se per un reato che non rientra nella ‘black list’ cinquestelle), avendo ottenuto 2.553 preferenze, sufficienti a superare le reticenze di 1.446 militanti. L’unica a ottenere un consenso pieno è la giornalista Sabrina Pignedoli nel Nord-Est (ok da 2.063 iscritti), mentre al Sud Chiara Maria Gemma ce la fa con 3.468 sì e nella circoscrizione centrale Daniela Rondelli passa con 3.086 voti a favore. Con il terzo e ultimo passaggio su Rousseau, dunque, si chiude il quadro della prossima competizione europea. Da martedì 16 e fino alle ore 20 del 17 aprile, infatti, partiti e movimenti potranno presentare le proprie liste presso la cancelleria della Corte d’appello del capoluogo di circoscrizione sede dell’Ufficio elettorale circoscrizionale.

Ormai le uniche riserve da sciogliere restano quelle della Lega e di Forza Italia, con Matteo Salvini capolista per il Carroccio, mentre in casa azzurra Silvio Berlusconi guiderà tutte le circoscrizioni, tranne quella centrale dove è candidato il suo vice e presidente uscente del Parlamento Ue Antonio Tajani. Nelle file di FI, inoltre, ci sarà anche Irene Pivetti, l’ex presidente della Camera che aveva iniziato la sua carriera negli anni Novanta con la Lega di Umberto Bossi. Sempre restando nell’area di centrodestra, Fratelli d’Italia punta sulla sua presidente, Giorgia Meloni, capolista in tutta Italia e lancia il sociologo Francesco Alberoni, deciso a scendere nel campo politico a 90 anni. A sinistra, invece, il nuovo Partito democratico di Nicola Zingaretti spera nel sorpasso sul M5S schierando personalità come l’ex procuratore Antimafia, Franco Roberti, l’ex ministro Carlo Calenda e il medico Pietro Bartolo, icona dell’accoglienza a Lampedusa. Torna anche Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, che sarà capolista nel Nord-Ovest. Per Sinistra italiana, infine, oltre alla possibile candidatura del segretario Nicola Fratoianni, nell’arena scenderà anche Marilena Grassadonia, leader delle Famiglie Arcobaleno.

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