Luca Zaia (Veneto), Massimilano Fedriga (Friuli Venezia-Giulia), Attilio Fontana (Lombardia). Sono loro i governatori regionali più graditi ai cittadini secondo l’annuale sondaggio commissionato dal Sole 24 Ore Noto Sondaggi. I primi tre classificati sono tutti leghisti e sono seguiti da altri due governatori di centrodestra: Marco Marsilio (Fratelli d’Italia, Abruzzo) e Christian Solinas (Partito sardo d’azione, Sardegna), vicini al 50% di gradimento. Proprio sul gradimento occorre però fornire qualche spiegazione: i sondaggisti hanno chiesto ai mille intervistati se rivoterebbero il presidente in caso di nuove elezioni. Quindi non vengono considerati i potenziali candidati alternativi e neanche la possibilità o meno di una nuova candidatura. Candidatura che tra l’altro è esclusa proprio per il più gradito: il governatore del Veneto.

Sei governatori dem tra gli otto meno graditi
Sempre guardando al sondaggio, il centrosinistra è in difficoltà: tra gli otto governatori meno graditi ci sono ben sei esponenti del Partito Democratico. Tra questi i più noti – in ordine decrescente per gradimento – sono Michele Emiliano (Puglia), Mario Oliverio (Calabria) che registra una perdita di consenso record del 23,3% legata all’inchiesta che gli ha imposto l’obbligo di dimora per tre mesi a San Giovanni in Fiore – misura poi annullata in Cassazione – e Vincenzo De Luca (Campania). Maglia nera invece per Sebastiano Musumeci (Sicilia) del centrodestra, ma anche l’ex presidente Rosario Crocetta (Pd) era in fondo alla graduatoria. Situazione critica a sinistra anche per quanto riguarda il consenso elettorale rispetto alle precedenti regionali. Oltre al crollo del governatore calabrese, i risultati più negativi sono per Catiuscia Marini (Umbria, meno 9,4%) e Michele Emiliano in calo dell’ 8,9%.

Solo due governatori hanno il consenso della maggioranza
L’unico governatore dem in crescita è il segretario Nicola Zingaretti che, come spiega il direttore di  Noto Sondaggi Antonio Noto, risente positivamente della “nuova identità” di segretario. Gli unici ad avere più gradimento rispetto a quello delle elezioni con lui sono Giovanni Toti (Liguria, più 4,8%) ma soprattutto il primo in classifica Luca Zaia (Veneto) che migliora dell’11,9%. Nonostante la crescita di questi governatori, in generale il consenso è calato. Rispetto all’edizione 2018 del sondaggio Governance Poll, la flessione media è di 1,4 punti percentuali e la media di gradimento scende al 41,9%, soglia che comunque nella maggioranza dei casi garantirebbe la rielezione. Solo Zaia Fedriga sono graditi alla maggioranza assoluta degli elettori; nel precedente sondaggio invece erano ben sette i governatori regionali ad essere sopra il 50%.

Zaia: “Lavoro di squadra. Ora puntiamo all’autonomia”
Sui 5 governatori con il maggior consenso quattro sono stati eletti nell’ultimo anno. Solamente Zaia – rieletto nel 2015 – ha un consenso stabile e anche in crescita. “Il riconoscimento che arriva oggi è a Giunta, Consiglio e tecnici regionali – ha detto il presidente del Veneto -. Immagino che il gradimento della gente derivi da questo, dalla percezione del lavoro di noi tutti per loro e i loro problemi. Possiamo dire che, in Veneto, il contratto sociale prende corpo”. L’ex ministro dell’agricoltura ha poi sottolineato: “Abbiamo in corso la madre di tutte le battaglie: l’autonomia” su cui “i veneti si sono espressi compatti e con una straordinaria trasversalità rispetto ai partiti, da popolo maturo”.

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