In futuro i veicoli a guida autonoma senza conducente saranno la norma, ma sviluppare automobili capaci di guidare da sole non basta per poterle mettere su strada. Occorrono un’infrastruttura intelligente, e soprattutto sistemi di posizionamento con una precisione fino a 25 centimetri per poter determinare la posizione di un mezzo non solo su una strada, ma anche all’interno di una corsia di marcia. È a questo che hanno lavorato fino a un anno fa i ricercatori del progetto HIGHTS, finanziato dalla Commissione Europea con 6 milioni di euro.

Il risultato è stato lo sviluppo di una serie di algoritmi avanzati per l’integrazione di informazioni provenienti da fonti diverse, così da poter calcolare un posizionamento di precisione ad alto livello in condizioni diverse e complesse, che comprende anche il rilevamento degli utenti della strada non motorizzati, come ciclisti e pedoni.

Foto: Depositphotos

 

Le informazioni provengono per lo più da fonti già note, come per esempio la tecnologia satellitare tradizionale, i sensori di bordo delle automobili e l’infrastruttura intelligente. Di grande rilievo il ruolo del sistema satellitare europeo Galileo, che rispetto al GPS statunitense ha innalzato la precisione di posizionamento a livelli mai raggiunti in precedenza.

La sfida più impegnativa è stata sviluppare standard per lo scambio di informazioni, per garantire l’interoperabilità dei dati. Se le informazioni provenienti da fonti diverse sfruttano standard differenti non è possibile incrociarle e ottenere un risultato attendibile. Per raggiungere questo obiettivo, HIGHTS ha lavorato a stretto contatto con organizzazioni di standardizzazione europee e internazionali, come l’Institute of Electrical and Electronics Engineers e il CAR 2 CAR Communication Consortium.

Immagine: Depositphotos

 

Il risultato è stato lo sviluppo di “gli algoritmi per fornire un’accuratezza submetrica oltre lo stato dell’arte, nonché prototipi su piccola scala che costituiranno un importante strumento per l’introduzione della guida autonoma”, ha spiegato il coordinatore tecnico del progetto, Jérôme Härri di EURECOM. La precisione raggiunta è di 25 centimetri.

Non solo: HIGHTS ha gettato le basi per la commercializzazione di futuri servizi di posizionamento di precisione di alto livello. A questo punto si apre l’ennesimo scenario di un vero e proprio mercato per gli algoritmi e i dati, la cui provenienza andrà regolamentata nell’ambito della tutela della privacy.

Articolo Precedente

Amazon, le migliori offerte di primavera del 2 aprile

next
Articolo Successivo

I messaggi di posta di Gmail ora si scrivono più velocemente e si possono pianificare

next