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Fresh Kid, ecco chi è il rapper di 7 anni che per legge deve tornare a scuola e abbandonare la musica

Accade in Uganda. "Nella Costituzione ugandese ci sono leggi che regolano la vita di ogni bambino della nazione. Essa vieta il lavoro minorile per tutti i bambini di età compresa tra zero e 18 anni”, ha spiegato la ministra Florence Nakiwala Kiyinji

di Davide Turrini

Bene, bravo, ma niente bis. La legge dice che devi andare a scuola. Per la ministra della gioventù e dell’infanzia dell’Uganda c’è poco da girarci attorno: Fresh Kid, il rapper di 7 anni che sta facendo impazzire da diversi mesi il mercato musicale della costa orientale africana con il brano Banteka, non può continuare la sua attività “artistica” e deve tornare dietro i banchi di scuola. Non è un capriccio da benpensante, ma la legge. “Nella Costituzione ugandese ci sono leggi che regolano la vita di ogni bambino della nazione. Essa vieta il lavoro minorile per tutti i bambini di età compresa tra zero e 18 anni”, ha spiegato la ministra Florence Nakiwala Kiyinji. “La legge non consente a un bambino di lavorare o essere impiegato per soldi perché non può gestire un conto bancario e non può avere un numero di identificazione fiscale per pagare le tasse”, ha continuato la donna.

Dal canto loro la Texas Entertainment, ovvero i produttori di Fresh Kid, hanno risposto alla Kiyinji sostenendo che il ragazzino non viene pagato, si esibisce soltanto due volte in una settimana e che oltretutto non ha mai perso un giorno di scuola. Il suo manager personale, Francis Kamoga, sostiene inoltre di aver scoperto il bambino in un villaggio e averlo fatto trasferire in città pagandogli la tasse per frequentare la scuola. Puntualizzazioni che non sono bastate per fermare l’azione ministeriale. La Kiyinji ha infatti premesso che forse lascerà che il ragazzo continui ad esibirsi a diverse condizioni: dopo che famiglia e produttori le avranno mostrato documenti inoppugnabili che dimostrino la permanenza a scuola del bimbo rapper; che non gli vengano fatte assumere droghe; e che la sua crescita a livello cerebrale non sia stata rallentata dallo stress dello showbiz.

Una querelle che ha avuto il suo strascico ancor più sorprendente sui social. In un paese come l’Uganda dove è altissimo il tasso di disoccupazione e abbandono dalla scuola, sono state centinaia su centinaia i tweet e i post rivolti alla ministra dove le si spiega che la scuola non serve a nulla se ci si vuole affermare nella vita. “Il successo lo ottieni grazie alle tue capacità e al tuo talento. Se la Nigeria supporta la piccola attrice Emanuella perché l’Uganda deve tirare addosso a Fresh Kid?”, scrive un utente ugandese. “Nel caso di Fresh Kid – ha scritto un altro – spero che il ministro sia consapevole che la scuola non è oggi la garanzia del successo nella vita”.

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