Un traguardo, un po’ come l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, datato 2006, o quello di equipaggiare le auto di dispositivi elettronici come ABS ed ESP (antibloccaggio freni e stabilizzatore elettronico), indispensabili per legge rispettivamente dal 2004 e dal 2011: allo stesso modo, l’adozione obbligatoria di sistemi di ausilio alla guida, noti come Adas, sarà una pietra miliare per la sicurezza degli automobilisti. Nel vecchio continente saranno installati sui veicoli di nuova omologazione a partire dal 2022: lo ha (quasi) deciso l’Unione Europea.

L’accordo è ancora provvisorio ma la sostanza è che, presto, funzionalità avanzate come frenata automatica di emergenza o mantenimento autonomo della propria corsia di marcia saranno prescritte dalla legge, con tutti i benefici del caso. Molte di queste primizie tecnologiche sono adottate già oggi, di serie o a pagamento, dai veicoli in commercio e costituiscono la spina dorsale della futura tecnologia di guida 100% autonoma.

Ora manca solo l’approvazione definitiva alla loro adozione su larga scala che, in linea teorica, dovrebbe incontrare l’appoggio di tutte le istituzioni interessate, per poi passare al vaglio ultimo del Parlamento e del Consiglio dei Ministri europeo. Saranno circa 30 le dotazioni di sicurezza a diventare obbligatorie per tutti i modelli di nuova omologazione che debutteranno sul mercato da maggio del 2022. Per gli altri veicoli omologati prima di quella data, invece, ci sarà tempo fino al maggio 2024 per adeguarsi.

Fra i dispositivi, oltre a quelli sopracitati, pure il segnale d’arresto di emergenza, quello di rilevamento dell’inversione di marcia e la predisposizione per il rilevamento del tasso alcolemico del guidatore. Mentre l’Intelligent Speed Assistance che, in base alla segnaletica e ai dati gps, regola la velocità del veicolo coerentemente coi limiti vigenti, da solo potrebbe abbattere la mortalità del 20%.

Ma si parla anche delle scatole nere per le automobili (che gli assicuratori hanno cominciato a diffondere negli ultimi anni, in cambio di uno sconto sulla polizza rca), capaci di registrare una serie di dati importanti per l’accertamento delle responsabilità in caso di sinistro. Ancora più severi, inoltre, i crash test di omologazione, così come quelli per i pneumatici, che comprenderanno persino i collaudi delle gomme usurate. Adeguamenti previsti pure per i parabrezza, che dovranno essere studiati per causare meno lesioni a pedoni o ciclisti in caso di incidente.

Articolo Precedente

Toninelli: “Si alla portabilità della targa quando si cambia auto”. Mulé: “Prima degli annunci, ne parli con Salvini”

next
Articolo Successivo

Noleggio a lungo termine, lo hanno già scelto oltre 40 mila automobilisti italiani

next