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La filosofia di Zizek: “L’amore è più radicale del sesso. La pornografia? Ridicola”

"Altro che poliamore e sessualità libera, non ci credo. In inglese si usa l'espressione 'to fall in love', letteralmente "cadere nell'amore". Il vero amore è una caduta, uno shock totale. E invece, complice la rete, stiamo ritornando per altre vie a una sorta di matrimoni combinati, programmati in modo quasi scientifico", ha dichiarato il filosofo in un'intervista al quotidiano La Repubblica

di Giuseppe Candela

Sono un vecchio porco romantico“, si definisce così Slavoj Zizek, famoso filosofo sloveno. Quasi in controtendenza invita a concentrarsi sull’amore e non sul sesso: “Ci diamo appuntamento su Tinder o su altri siti di incontri e ci illudiamo così di tenere a bada le passioni. È orribile, vogliamo innamorarci senza perdere mai il controllo. Altro che poliamore e sessualità libera, non ci credo. In inglese si usa l’espressione ‘to fall in love’, letteralmente “cadere nell’amore”. Il vero amore è una caduta, uno shock totale. E invece, complice la rete, stiamo ritornando per altre vie a una sorta di matrimoni combinati, programmati in modo quasi scientifico”, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano La Repubblica.

L’elogio dell’amore in un senso più ampio, o folle che sia, continua: “In realtà l’amore è molto più radicale del sesso. Il sesso può essere brutale, pragmatico, una risposta ai nostri bisogni immediati. L’amore ha invece un aspetto sublime, totale. Per questo quando amiamo accettiamo tutto, anche i difetti del partner. Perché non è una semplice prestazione. Continuo a pensare che il sesso unito all’amore sia un’ esperienza molto più intensa di quando è fine a sé stesso.”

Zizek nel corso della chiacchierata non risparmia la pornografia che aveva già definito ridicola: “Se sei ninfomane o ossessionato dal sesso, la cura migliore è vedere film hard-core. Sono così deprimenti. (…) C’è una storiella che può descrivere bene il sesso ideale nella nostra epoca. Un uomo e una donna flirtano. Si danno un appuntamento, lui arriva nel suo appartamento con una vagina di gomma e lei lo aspetta con un vibratore di plastica. Non si toccano, attaccano i loro attrezzi meccanici a una spina elettrica e li osservano copulare mentre loro intanto prendono il tè parlando d’altro, magari di filosofia, di Hegel.”

In attesa, o forse nella speranza, di un imprevisto: “Mentre prendono il loro tè e le macchine si accoppiano tra loro, potrebbe succedere che a un certo punto lui guardi lei negli occhi, che le loro mani si sfiorino, che si sentano attratti e che scelgano di fare sesso davvero”, ha concluso Zizek.

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