Gli investigatori, in un primo momento, pensavano avesse agito per motivi personali. Ma ora si fa strada l’ipotesi del terrorismo per la sparatoria su un tram a Utrecht, dove sono rimaste uccise tre persone e ferite altre cinque. Nell’auto del killer, il pregiudicato di origini turche Gökmen Tanis, è stata trovata una lettera che porta a privilegiare questa pista. Si tratta di un biglietto in arabo “con la parola Allah scritta a caratteri cubitali”, che è stato visto da una testimone sulla Clio rossa dell’attentatore e che la donna ha rivelato al giornale locale Algemeen Dagblad, raccontando di aver segnalato lei stessa ieri la presenza dell’auto alla polizia. Una testimonianza che, comunque, è tutta da verificare.

La pista terroristica viene quindi presa in considerazione “seriamente”, hanno annunciato in una comunicazione congiunta procura e polizia locale, precisando di non avere stabilito al momento “alcun legame” fra il sospettato, di origine turca, e le vittime della sparatoria. Oltre al responsabile della sparatoria, la polizia ha fermato altre due persone, di 23 e 27 anni. Una terza è stata fermata oggi, ha detto il portavoce dell’ufficio del Procuratore, Ties Kortmann. “Al momento le indagini non hanno rivelato alcun rapporto diretto fra il principale sospettato e le vittime“, ha detto la polizia locale, che ha ricordato che Tanis è stato arrestato ieri in una casa a Oudenoord, a Utrecht. La polizia ha reso note le identità delle vittime. Sono una donna di 19 anni di Vianen e due uomini di 28 e 49 anni di Utrecht. Tre persone sono rimaste gravemente ferite; si tratta di una donna di 20 anni di Utrecht, un uomo di 74 anni di De Meern e una donna di 21 anni di Nieuwegein.

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