Seeing AI è stata annunciata per la prima volta nel 2017 e ora ci sono sostanziali perfezionamenti nelle sue funzioni. Come Lookout, sfrutta l’Intelligenza Artificiale per consentire agli utenti non vedenti e ipovedenti di comprendere meglio l’ambiente. Fra le altre analogie c’è l’uso delle fotocamere del telefono per raccogliere le informazioni, e dell’altoparlante per descrivere oggetti e persone.

 

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In più rispetto alla soluzione di Google, analizza le espressioni facciali delle persone, in modo da poter “raccontare” anche i loro stati d’animo, oltre che l’aspetto fisico. Fra le novità c’è la capacità di descrivere anche le immagini visualizzate sullo schermo dello smartphone, prese per esempio dal browser o dai social network. È stato inoltre aggiunto il supporto nativo per iPad, per soddisfare le richieste degli utenti che non utilizzano lo smartphone.

 

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Google Lookout e Microsoft Seeing AI: Intelligenze Artificiali al servizio degli ipovedenti

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