“Quanto caos attorno a papa Michael. State calmi e fumatevi un po’ d’erba”. La ricetta “zen” di Paris Jackson pochi giorni dopo la messa in onda su Hbo di Leaving Neverland, il documentario che accusa nuovamente Jacko di violenza su due ragazzini, è affidata ai social. “So che le ingiustizie sono frustranti ed è facile agitarsi, ma reagire con calma a mente fredda è più logico che agire su due piedi in modo rabbioso”, ha twittato la ventenne figlia di Jackson e Debbie Rowe. Poi di fronte a centinaia di risposte, alcune non proprio solidali con la sua “strategia” di attesa, Paris ha twittato nuovamente: “Fumatevi un po’ d’erba e cercate di guardare il quadro generale della situazione”. Anche qui però c’è chi non ha accolto con piacere l’approccio della ragazza. “Il ‘quadro generale’ è che l’eredità e l’immagine di tuo padre sono state infangate per sempre”, le ha fatto eco un follower. “Quindi niente amore, pace e tentativo di uscire da questa logica? Ciò che dicono i tabloid e le bugie sono il “quadro generale” della questione?”, ha di nuovo risposto la Jackson.
smoke some weed n think about the bigger picture. chillax my dudes
— Paris-Michael K. J. (@ParisJackson) 7 marzo 2019
Un tentativo che comunque non sembra riuscire perché subito dopo fan di Jacko e follower di Paris affranti confessano la loro impossibilità a reagire: “So che quell’uomo era tuo padre – scrive un fan -. So anche che per quanto poco lo conoscessi tu, lo conoscevi meglio della maggior parte di noi. Ma alla fine dei conti tra informazioni l’idea che sia più che probabile lui abbia molestato ragazzini rimane. È triste ma vero”. Secondo quanto riporta il Daily Mail, nei giorni scorsi tra un tweet e l’altro, Paris Jackson avrebbe postato un video tra le sue Instagram Stories in cui si faceva un enorme bong, probabilmente sempre per quel tentativo di pace zen di fronte alle accuse piombate addosso a Jacko. In Leaving Neverland, andato in onda i primo di marzo su Hbo, Wade Robson e James Safechuck accusano Jacko di averli molestati e violentati più volte nella magione del cantante quando loro erano bambini.
