“Ho molto rispetto per chi vive un momento di rancore del passato, il suo problema è sempre quello dello ‘stai sereno'”. Matteo Renzi risponde al tweet polemico che Enrico Letta, suo predecessore a Palazzo Chigi, aveva postato il 15 febbraio. In un post sul sito di microblogging aveva scritto: “Il vero titolo del libro di Renzi? #nonhoimparato”, che in realtà è il titolo del suo ultimo volume uscito per il Mulino. “Certo che di fronte a quello che sta accadendo in Italia – ha aggiunto Renzi -, con l’atteggiamento di Salvini che istiga all’odio e alla paura e a Di Maio che esalta l’incompetenza, l’idea che ci sia ancora qualcuno che perde tempo a polemizzare con me è indice di un comportamento profondamente sbagliato”.

Un botta e risposta che arriva a pochi giorni dalle primarie del Pd, dove Letta si è schierato con Nicola Zingaretti, tanto da dare l’impressione di un suo possibile nuovo impegno in caso di affermazione del governatore del Lazio. “Il confronto in tv non l’ho visto, ero qui a Napoli per presentare il libro. Magari c’è la replica…”, ha detto l’ex rottamatore facendo riferimento al faccia a faccia su SkyTg24 tra i tre aspiranti segretari del Partito democratico. “Mi auguro che il segretario che verrà – ha aggiunto Renzi – non subisca ciò che è accaduto a me, prendere il 70% e poi essere distrutto dal fuoco amico. Andrò a votare e poi darò una mano”. Renzi ha fatto il nome di Enrico Letta anche a Porta a Porta, dove ha chiarito che la possibilità di una sua nomina “a presidente del Consiglio Europeo non è mai esistita. La Merkel – ha aggiunto Renzi – mi disse che se volevamo il presidente del Consiglio europeo italiano dovevamo rinunciare alla presidenza della Bce ed è una cosa che non si poteva fare”.

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