Sono accusati di terrorismo per la campagna della rete anarchica, lanciata nel 2016, contro i centri di identificazione e di espulsione portata avanti con azioni di sabotaggio. Sei persone sono state arrestate nel centro sociale Asilo di Torino, occupato da 24 anni e considerato dagli inquirenti “vera e propria base logistica e operativa dell’associazione sovversiva investigata”. Lo sgombero, coordinato dal questore di Torino Francesco Messina e ancora in corso, ha richiesto l’impiego di circa trecento uomini. I sei sono leader storici del centro sociale. “Giustizia è fatta, centro sociale sgomberato e delinquenti in galera”, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Le indagini della Digos, coordinate dalla Procura di Torino, sono scattate lo scorso anno. Dei 21 attentati contestati, 15 sono i plichi esplosivi spediti a ditte di Torino, Bologna, Milano, Roma (Ambasciata di Francia), Bari e Ravenna; altri sei ordigni, confezionati con le stesse metodologie, hanno interessato gli uffici di Poste Italiane di Torino, Bologna e Genova. I manufatti erano in grado di provocare danni e lesioni. A due degli indagati viene anche attribuita la responsabilità, in concorso con altre persone al momento non identificate, di aver collocato due ordini esplosivi davanti ad apparecchiature Atm di altrettanti uffici postali di Torino.

Il questore Francesco Messina ha definito l’operazione “esemplare” e, a fronte delle sei persone ancora sul tetto dello stabile, ha detto. “Non abbiamo alcuna intenzione di creare problemi di sicurezza a chi si trova ancora sul tetto. Aspetteremo con tranquillità che scendano”.”Al di là del profilo investigativo che ha riguardato la neutralizzazione di una vera e propria cellula – ha aggiunto Messina – l’operazione è importante anche sotto il profilo dell’ordine pubblico in quanto negli anni le condizioni dell’intero quartiere sono state condizionate dalla presenza di questi soggetti, che hanno esercitato un vero e proprio controllo del territorio con una vigilanza quasi militare”. “Molti dei componenti che hanno soggiornato all’interno dell’asilo sono stati protagonisti – ha sottolineato Messina – di numerosi episodi di protesta sfociata poi in violenze, aggressioni anche ai danni delle forze dell’ordine che pattugliavano il quartiere, manifestazioni improvvisate, blocchi stradali, danneggiamenti”.

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