Chi l’avrebbe mai detto. Sempre pronti a fare ironia sul suo perenne sorriso. Lì, col dito puntato, a dire “ma cosa avrà questa sempre da ridacchiare questa qua?“. O peggio, nella versione haters: “Ci credo che ride, s’è sposata un milionario, chi sta meglio di lei?”. E ancora, “ma possibile che dopo aver partorito torni sempre in gran forma, anzi, più bella di prima?”. Una sequela di frecciatine, quelle che vengono scoccate a periodi regolari verso Michelle Hunziker. La svizzera che ha colonizzato la tv italiana.
La “donna bionica” che ha realizzato tutti i suoi sogni: sposa il suo cantante preferito, fa una figlia con lui, divorzia, passa un periodo a dire poco complicato, alle prese con una setta e infine, di nuovo, l’amore con uno che ha tutte le sembianze del principe azzurro. Sarà questo o chissà che altro che suscita in molti, soprattutto suoi social, una sorta di atavica “antipatia” verso la bionda Michelle. Difficile pensare che il giorno dopo la prima puntata del Festival di Sanremo Baglioni edition ci saremmo trovati qui, a “rimpiangerla”.
Anche perché Virginia Raffaele, che quest’anno prende il suo posto sul palco dell’Ariston, è una fuoriclasse. Quando è nel suo ruolo, però. Tirare fuori una metafora calcistica Dio ce ne scampi, ma viene da pensare che chiedere alla Raffaele di fare da conduttrice pura sia stato un azzardo. Accanto a Bisio, altro comico sottotono nel ruolo di conduttore (soprattutto ieri sera), si è ottenuto quasi un effetto annullamento: impalpabili, poco incisivi, addirittura impacciati, i due non hanno aiutato a superare la serata dalla mostruosa durata di 4, 5, 6, forse mille ore. E il Divo Claudio, anche lui consapevolmente incapace di ricoprire il ruolo di mattatore, non ha potuto far molto (se non cantare, sob).
Lo scorso anno, la rivelazione Favino e lo stesso Baglioni avevano invece una vera conduttrice a trainare la baracca. Una che mastica tv da quando era ragazzina e che sa tenere il ritmo, senza tentennamenti. La svizzera, appunto. Una che anche in fatto di look, e si sa che all’Ariston gli abiti sono una parte importante dello show, non ha lesinato: paillettes, scollature, colori. Ci auguriamo che nelle prossime serate Virginia aggiusti il tiro, si vesta di qualche colore e sappia mettere insieme i due volti che le si chiede di sfoggiare in questo Festival. Anzi, siamo sicuri che succederà. Per ora però, non resta che rimpiangere la svizzera. E chi l’avrebbe mai detto.
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