Un minuto di silenzio per le vittime della Shoah. Nell’aula del consiglio comunale di Pisa sono tutti in piedi per celebrare il Giorno della Memoria. Tranne un consigliere comunale: Manuel Laurora, eletto come indipendente nelle liste della Lega e leader del movimento locale “No moschea“. Lui è rimasto seduto, provocando l’immediata reazione delle opposizioni che hanno abbandonato l’aula. L’episodio, avvenuto martedì 29 gennaio, è stato definito “grave” dal sindaco leghista, Michele Conti che ha invitato Laurora ad abbandonare l’aula.

Il presidente del consiglio comunale, Alessandro Gennai (Lega), ha adottato nei confronti del consigliere il provvedimento di espulsione e preteso le sue scuse. Durante il suo intervento era visibilmente emozionato perché, ha spiegato, “ho vissuto sulla mia pelle la tragedia della Shoah: ho avuto uno zio deportato“. “Segnalerò – ha proseguito il sindaco Conti – ai vertici nazionali del partito, la condotta di Laurora, anche se non è un iscritto della Lega ma nelle sue liste è stato eletto: gesti simili non possono essere tollerati dentro le istituzioni”.

Laurora è stato espulso dall’aula “per comportamento altamente lesivo della reputazione delle istituzioni”. “Volevo sinceramente scusarmi per il mio atteggiamento. Anche per me la Shoah è una pagina terribile nella storia dell’Umanità che non deve ripetersi mai più”, ha dichiarato Laurora alla ripresa dei lavori dopo quanto avvenuto in aula “per l’errore commesso nel non essermi alzato”.

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