Il fondo Imu-Tasi, che nella legge di Bilancio era stato ridotto a 190 milioni, tornerà a quota 300. L’hanno annunciato l’Anci e la vice ministro per l’Economia Laura Castelli. L’incremento, che va incontro alle richieste dei Comuni, troverà spazio nel decreto Semplificazioni. Il fondo è stato creato nel 2014 per compensare gli enti che avendo alzato l’aliquota Imu al massimo non potevano applicare la Tasi in modo generalizzato. La riduzione di 110 milioni avrebbe comportato tagli maggiori per le grandi città, da Milano a Napoli a Torino, Genova e Roma.

“Ai 1.800 Comuni che l’aspettavano torna la quota di 300 milioni di fondo Imu-Tasi alla quale avevano pieno diritto”, ha commentato il presidente Anci Antonio Decaro. “A nome di quei sindaci e di tutti i sindaci ringrazio la viceministra Castelli per l’impegno che ha profuso per centrare l’obiettivo. Si tratta di fondi vitali per i Comuni che, per via di un antico errore di calcolo, rischiavano di non poter chiudere i loro bilanci perché mancavano all’appello risorse che spettavano loro. Su questo come su altri punti, l’Anci ha condotto una battaglia a tratti anche aspra con il governo. Ne valeva la pena”.

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha detto che “per Torino, come per altri comuni, si tratta di una scelta vitale perché parliamo di risorse che se non erogate avrebbero reso molto difficoltoso chiudere in pareggio il bilancio della nostra e di altre amministrazioni comunali”.

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