Contrordine: al momento non esiste ancora alcun mandato di stampare le tessere per il reddito di cittadinanza. A chiarirlo, davanti alla commissione Lavoro della Camera, è stato il sottosegretario leghista Claudio Durigon, che ha risposto a un’interrogazione sulle dichiarazioni di Luigi Di Maio. La settimana scorsa il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo a Piazzapulita aveva annunciato di aver già commissionato i primi “5-6 milioni” di tessere elettroniche. Secondo Durigon, però, quella è solo “la logica conseguenza dell’intento di questo governo di attuare in tempi quanto più celeri possibili la realizzazione di tutte queste misure in grado di rilanciare il tessuto sociale economico e produttivo di questo Paese”.

Il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo aveva chiesto conto di quanto dichiarato in tv da Di Maio, sottolineando che “nessuno degli enti che sarebbero direttamente interessati – Inps, Poste italiane, istituti di credito bancario, Agenzia per l’Italia digitale – conferma l’avvio di alcuna attività concreta”. Nella sua risposta il governo, secondo l’opposizione, conferma che nessuna stampa è in corso: “Ciò che è stato dichiarato dal ministro rappresenta la logica conseguenza dell’intento di questo governo di attuare in tempi quanto più celeri possibili la realizzazione” delle misure.

In serata il sottosegretario all’Economia Laura Castelli (M5S), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha però ripetuto che “le tessere per il reddito di cittadinanza e altre cose sono dettagli che renderemo noti tutti assieme, è vero che le tessere si stanno stampando, sarà una platea di circa cinque milioni e mezzo di cittadini”.

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