Lunedì pomeriggio il governo porrà la questione di fiducia sul decreto sicurezza. “È per una questione di tempi. È un decreto che scade. Se dovesse fare tutto l’iter potrebbe slittare. È stato profondamente migliorato”, ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo a Piazzapulita su La7. Secondo quanto si apprende in ambienti di Montecitorio, la maggioranza ha deciso di blindare il testo per tagliare la discussione generale e arrivare subito alla fase del complesso degli emendamenti che saranno votati invece venerdì mattina.

Al vaglio della commissione Affari Costituzionali della Camera ci sono infatti circa 600 emendamenti al testo del decreto Salvini presentati dai vari schieramenti. “Il mandato al relatore sarà dato entro le 19 di domani. La seduta inizierà alle 10”, ha fatto sapere il presidente della commissione Giuseppe Brescia. 5 di queste richiesta di modifica al testo sono del M5S: quelli più specificamente legati al tema migranti recano la firma dei deputati Corneli, Berti e Forciniti.

La Lega, che tiene particolarmente al provvedimento e lo considera blindato, auspica un ok rapido e “tranquillo” al decreto. Giovedì mattina durante l’ufficio di presidenza della Commissione ci sarebbe stato un confronto serrato. “Non facciamo i bambini”, sarebbero state, a quanto apprende l’Adnkronos, le parole del capogruppo del Carroccio Igor Iezzi di fronte ad alcune titubanze grilline. I 5 emendamenti, per ora, non sono stati ritirati dai 5 Stelle, come confermano fonti parlamentari.

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