Rimpasto di governo in Francia. A due settimane dalle dimissioni del ministro dell’Interno Gérard Collomb che è tornato nella sua Lione per correre da sindaco, sono stati annunciati i nuovi membri dell’esecutivo che sarà ora composto da 35 ministri (tre in più rispetto alla formazione precedente). “Il mandato politico resta identico”, è la nota dell’Eliseo. “L’azione della squadra di governo agirà nella continuità della politica condotta fin qui e secondo il calendario delle riforme nei prossimi mesi”. Il nome più atteso era quello del ministero dell’Interno: è stato scelto Christophe Castaner, ex socialista sindaco del comune di Forcalquier in Provenza, poi diventato fedelissimo del presidente Emmanuel Macron e fino ad oggi delegato generale di En Marche e segretario di Stato alle relazioni col Parlamento. “Per quando mi riguarda sto voltando pagina”, ha dichiarato. “Lascerò nei prossimi giorni il mio incarico di guida del partito”. Al suo fianco è stato nominato Laurent Nuñez che nel 2017 era stato chiamato per guidare la Direzione generale della Sicurezza Interna (DGSI): da oggi diventa segretario di Stato e, come ricostruisce Le Monde, “dovrà ora coordinare i servizi di polizia, gendarmeria e dei servizi segreti”.

Jacques Mézard, ministro della Coesione dei territori viene sostituito da Jacqueline Gourault, ex sottosegretaria agli Interni. Alla Cultura, al posto di Françoise Nyssen viene nominato Franck Riester. All’Agricoltura lascia Stéphane Travert e subentra Didier Guillaume. Se ne va anche Delphine Gény-Stephann, sottosegretaria all’Economia: al suo posto nominati Mounir Mahjoubi e Agnes Pannier-Runacher.

Jean-Michel Blanquer, già ministro dell’Educazione Nazionale, diventa ministro anche dei Giovani. Sebastien Lecornu è ministro delle Collettività territoriali. Julien Denormandie è ministro incaricato per la Città e gli alloggi. Marc Fesneau è ministro incaricato delle Relazioni con il Parlamento. Marlene Schiappa, già ministra per le Pari opportunità, aggiunge anche la competenza della lotta contro le discriminazioni. Emmanuelle Wargon, ministra della Transizione ecologica. Christelle Dubos, sottosegretaria alla Solidarietà e Salute.

Gabriel Attal, deputato della République En Marche è stato nominato oggi segretario di Stato presso il ministero dell’Istruzione nel quadro del rimpasto annunciato dal presidente Emmanuel Macron, e diventa il più giovane componente di un governo francese in tutta la storia della Quinta Repubblica, fondata nel 1958. Lo scorso giugno, intervistato dalla tv Public Sénat, disse che la politica italiana sulla nave Aquarius era “immonda” e la chiusura dei porti “fa vomitare”. Parole che molti italiani attribuirono invece al presidente Emmanuel Macron, aggravando ulteriormente la crisi diplomatica tra i due Paesi. Negli stessi giorni Macron, pur non arrivando a definire la politica di Salvini “vomitevole”, denunciò pubblicamente “la quota di cinismo e irresponsabilità del governo italiano” sulla questione dei migranti.

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