“Fincantieri è una scelta politica”. Il governatore della Liguria Giovanni Toti lo ammette: la scelta del gruppo pubblico-privato della cantieristica navale per la ricostruzione del ponte Morandi è nella convergenza delle visioni politiche. Altro che competenze, genovesità o addirittura solidità finanziaria della Fincantieri. Che secondo Toti è addirittura “l’azienda pubblica più solida che esista”. I bilanci, però, dicono che il gruppo navale, tornato in utile nel 2016, ha senz’altro buone commesse (5 miliardi nel 2017), ma visti i margini vicini al 7%, i profitti scarseggiano (53 milioni nel 2017, 15 a metà 2018) e i debiti pesano non poco con la posizione finanziaria netta: nel 2017 era negativa per 314 milioni (264 a metà 2018) sia pure in netto miglioramento rispetto ad un anno prima (615 milioni).
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione