Nel 74esimo anniversario dell’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema, dove vennero trucidati 560 italiani tra i quali 130 bambini, Maurizio Verona, il sindaco del paese in provincia di Lucca, ha attaccato il ministro Lorenzo Fontana, che negli scorsi giorni aveva proposto l’abolizione della legge Mancino. Ecco il suo intervento integrale al Sacrario di Sant’Anna.

“Oggi, invece, di preoccuparci, di creare un cordone culturale contro il pericolo di una deriva, si minimizza, si distorce lo sguardo altrove: certe posizioni, come quelle del ministro Fontana che, lo diciamo a chiare lettere, sono incompatibili con l’incarico di Ministro della Repubblica e più in generale di un amministratore della cosa pubblica. Il 7 Agosto il Consiglio Comunale di Stazzema ha votato un ordine del giorno con cui si chiede conto delle affermazioni del Ministro Fontana che ha proposto di abolire la cosiddetta Legge Mancino che a suo dire ‘si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano’. Attendiamo le sue scuse, attendiamo le sue dimissioni“.

“Dico al Ministro Fontana di venire a Sant’Anna di Stazzema a dire che bisogna togliere le leggi che puniscono i reati contro i sostenitori di razzismi e violenze. Che venga a raccontarlo ad Enrico, Enio, Adele, Cesira, Mauro, Milena, Siria, Mario e a tutti gli altri superstiti della strage che hanno visto cadere accanto a loro padri, madri, fratelli e sorelle, che negli anni successivi non hanno più ritrovato amici di scuola e compagni di gioco perché nazisti e fascisti avevano distrutto tutto. Vorrei capire e sentire con quali parole riesce a convincerli, vorrei vedere dove e se trova il coraggio di dire loro che fascismo e nazismo sono un qualcosa che si può dimenticare; a loro che hanno avuto una giustizia che è arrivata solo dopo 60 anni in Italia grazie al cittadino benemerito di Stazzema il Procuratore Marco dei Paolis da poco meritamente promosso a procuratore generale Militare presso la Corte militare d’Appello di Roma, e mai in Germania, lo dica a loro che hanno dovuto accettare che nessuno abbia mai pagato per quei crimini atroci“.

“In un momento in cui forse è fuori moda, non abbiamo avuto paura di parlare di valori e principi: non abbiamo scelto l’indifferenza di fronte a questa evidente crisi di valori, siamo partiti perché qualcosa di preoccupante sta accadendo. Abbiamo sentito il dovere di non rassegnarci. Principi che credevamo forti e stabili ci sembrano in pericolo. Aderire all’Anagrafe significa parlare e praticare di nuovo tutti giorni quei valori. A sostegno dei valori della nostra Costituzione. A tutti abbiamo chiesto un impegno per la democrazia”.

“Siamo onorati che il vice presidente del Parlamento Europeo David Sassoli abbia accolto il nostro invito. Abbiamo bisogno di una Europa più protagonista, meno monetaria e più vicina ai cittadini. Un grande europeista come Carlo Azeglio Ciampi, a cui dedicheremo uno spazio nel Parco Nazionale della Pace, con la sua visita in questo luogo il 25 aprile 2000, ha ispirato la nascita del Parco Nazionale della Pace, unico in Europa, assegnandoci un compito gravoso di parlare del passato perché esso non ritorni e non si ripeta né qui né per costruire un mondo senza più guerra. Migliaia di ragazzi ogni anno vengono a Sant’Anna, ma ne vogliamo ospitare di più, vogliamo ospitarli nella casa donata dal superstite Enrico Pieri quando sarà finalmente recuperata ad Ostello e per questo abbiamo chiesto un impegno anche alla Cancelliera Merkel“.

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