Ha combattuto ieri sera, 6 luglio, il suo ultimo incontro di boxe, Valeria Imbrogno, compagna di Fabiano Antonini, conosciuto da tutti come Dj Fabo, morto il 27 febbraio 2017 in Svizzera, a seguito del suicidio assistito. La 39enne ha conquistato la cintura WBC Match for Peace, categoria minimosca, contro Judith Hachbold in un match dal significato che va oltre lo sport. Al termine dell’incontro al Teatro Principe di Milano, la boxeur ha ringraziato gli amici e chi le è stato vicino in questi mesi di preparazione, come Alessandro Cherchi “che mi ha permesso di realizzare questo sogno”. Un ringraziamento speciale, infine, e la vittoria stessa la dedica al suo compagno: “Grazie alla presenza di una persona che è qua con me”. 

Valeria è tornata ad allenarsi dopo la morte di Dj Fabo, seguendo il progetto “pugni chiusi” al carcere di Bollate: ogni venerdì si è allenata con Mattia e Saber, ex pugili detenuti che l’hanno seguita nella sua preparazione. Quello di ieri sera potrebbe essere il suo ultimo incontro, anche se in un’intervista rilasciata a Il Giorno aveva dichiarato: “Non so dove finisce Valeria e dove finisce il pugile. Non vedo un confine chiaro”. All’evento era presente anche Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni, che ha assistito Dj Fabo fino alla fine della sua scelta.

Su Twitter diversi i messaggi di sostegno e di congratulazioni per la neo campionessa: “Emozioni uniche. Una ‘lotta’ sempre per la vita” scrive un utente. E prosegue un altro: ” I miei più sinceri complimenti a Valeria Imbrogno, combattente che non molla mai sia nella vita che sul ring”. A commentare il risultato del match anche la casa editrice Baldini Castoldi – con cui Valeria ha pubblicato il suo libro “Prometto di perderti. Io, Dj Fabo, e la vita più bella del mondo” – che twitta “Grandissima, immensa, mondiale. Ti vogliamo bene”.

Articolo Precedente

Roma, incendio negli studi cinematografici di Cinecittà: in fiamme scenografie e rivestimenti

next
Articolo Successivo

Bari, Papa Francesco prega per il Medio Oriente davanti a 100mila persone. Fa rumore l’assenza del patriarca russo Kirill

next