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Riki, l’idolo di “Amici” si sfoga: “Non voglio fare eventi, mi sono rotto il c****”. E poco dopo i suoi profili social vengono disattivati

Riki è crollato. In una recente intervista rilasciata a Vanity Fair, Marcuzzo ha dichiarato di essere “molto stanco”. Le sue parole hanno fatto preoccupare le sue fan: “Sono come un bicchiere colmo d’acqua: ho vissuto così tante cose straordinarie che è difficile che qualcosa mi emozioni tanto. La cosa brutta è che sono un po’ vuoto"

di Giulio Pasqui

Riccardo Marcuzzo, in arte Riki, nel giro di due anni ha visto la sua vita cambiare. Da studente dello Ied e commesso in un famoso negozio di Milano, il cantante classe 1992 grazie alla partecipazione ad Amici è diventato l’idolo delle ragazzine: il suo primo album ha conquistato il doppio disco di platino nel giro di un mese e mezzo, il secondo è diventato platino e il terzo è imminente. Dischi presi d’assalto, concerti davanti a migliaia di persone, firmacopie da ore interminabili: tutto questo può farti girare la testa. Tre dischi in due anni, poi, non sono certo facili da sostenere per un ragazzo che sta muovendo i primi passi in questo mondo: la logica “spremiamolo finché ci fa comodo” non fa mai bene a nessuno, né a chi viene spremuto, né alla musica.

Così, Riki è crollato. In una recente intervista rilasciata a Vanity Fair, Marcuzzo ha dichiarato di essere “molto stanco”. Le sue parole hanno fatto preoccupare le sue fan: “Sono come un bicchiere colmo d’acqua: ho vissuto così tante cose straordinarie che è difficile che qualcosa mi emozioni tanto. La cosa brutta è che sono un po’ vuoto. Non posso cantare al Forum tutti i giorni, quell’adrenalina che provi sul palco davanti a 12 mila persone che sanno a memoria le tue canzoni… è una droga”.

“Non ha mai paura di perdere il contatto con la realtà?”, gli chiede la giornalista. Lui conferma: “Sì. Guardi Avicii, un successo clamoroso, si è suicidato con un tappo di bottiglia. O Justin Bieber che è andato fuori di testa. Prima da fan vedevo solo la parte bella della fama, non capivo, ora sì: devi proteggerti e avere la testa per gestire le forze. Cerco di fare dei respiri profondi la sera. Certo, sono cambiato rispetto a un anno fa, è successo. Oggi non ce la faccio a stare fermo, non riesco neppure a guardarmi una partita di calcio che la gamba comincia a tremare. Ma forse ho solo bisogno di un po’ di riposo, una vacanza”.

Ora il momento di staccare, forse “forzatamente”, è arrivato. Ieri sera sul profilo Instagram del cantante sono comparse due Stories, ormai il modo più in voga con cui le popstar comunicano con i loro follower: “In questi due giorni non sono riuscito a provare, ho ancora l’influenza e domani non sarò all’Arena di Verona (per i Wind Music Awards, in onda su Rai 1, ndr) […] In realtà non voglio fare nessun evento se non Piazza del Duomo (si riferisce al concertone di Radio Italia, ndr) perché mi sono rotto il cazzo”. Una confessione.

Poco dopo, puff, il suo profilo è stato disabilitato, forse dal suo management. Il braccio destro Francesco Facchinetti ha chiarito l’accaduto: “Il profilo di Riki non è stato hackerato, è offline perché deve staccare un attimo e ha bisogno di riposo”. E ora i suoi fan sono più preoccupati che mai.

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