Alle 9,49 del 12 maggio 2018Salvo Taranto pubblica sul suo profilo fb la bozza di programma Lega-M5S. Ed è subito spam. Nessuno sa che l’ha scritto lui, qualcuno gli attribuisce doti che Salvo Taranto nemmeno sapeva d’avere, qualcuno preferisce non parlarne.

Lo raggiungo al telefono e gli faccio qualche domanda.

D – Chi sei veramente?

R – Fino a qualche ora fa ero convinto di essere Salvo Taranto, poi mi sono riscoperto Corrado Guzzanti: lo considero un genio della satira quindi, dovendo proprio rinunciare alla mia identità, direi che non poteva andarmi meglio di così. Pensa se fossi stato un giornalista siciliano di 36 anni: quella sì che sarebbe stata una tragedia.

D – Il Giornale.it ci fa su un bell’articolone ma non ti cita, cos’hai da nascondere?

R – Di quell’articolo l’elemento che mi affligge maggiormente è l’esegesi su ogni mia battuta. Non c’è cosa più deprimente di dover spiegare a qualcuno perché dovrebbe ridere a qualcosa. Non ho nulla da nascondere, se non il fatto di essere ancora incensurato e che mi capiti, a volte, di utilizzare il termine “esegesi”.

D – E’ vero che scrivi le battute a Corrado Guzzanti? Lo dice pure Repubblica.it!

R – Tutto quello che è successo mi fa fatto molto ridere. Ad un certo punto mi scrivono degli amici dicendo di aver letto un articolo su Repubblica che attribuisce a Corrado Guzzanti la paternità di quel foglio. Spero che, per salvaguardare la propria carriera e tutelarsi, Guzzanti abbia l’accortezza di prendere le distanze da me e dalla mia terrificante scrittura. Comunque, poche balle: se lo dice Repubblica, il foglietto è suo. O io sono Guzzanti.

D – Anche in questo articolo non appare il tuo nome, t’hanno offerto un ministero ombra?

R – Non c’è nulla di certo. Anche su questo deciderà Berlusconi. O l’Europa.

D – Gira voce che Crozza t’abbia cercato…

R – Sì, voleva ordinare cinese: aveva sbagliato numero (esegesi della battuta).

D – Sei pentito di quello che hai fatto?

R – L’ispirazione per scrivere la mia versione del programma di governo mi era venuta all’improvviso, sotto la doccia: smetterò di lavarmi. No, a parte qualche effetto da disturbo della personalità, non sono pentito. Sto cercando lavoro, quindi se Guzzanti, Crozza o Salvo Taranto hanno bisogno di un autore, io ci sono. Se non mi chiama nessuno, è colpa della sinistra.

In quella bozza di programma c’è il futuro dell’Italia: si Salvo chi può!

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