Ford si butta sui trucchi di 007. Ma no, restiamo nella massima serietà poiché si tratta del deposito di un brevetto con tutti i crismi. Registrato col numero US 2018/0111540 A1, il documento descrive minuziosamente un veicolo capace di integrare all’interno della sua struttura una motocicletta a emissioni zero. L’auto in questione ha le sembianze di un mezzo monospazio, che nel profilo ricorda vagamente le sembianze di una Focus o forse un poco più grande. L’azienda definisce questo mezzo come “apparecchio di trasporto multimodale”, riprendendo e rielaborando in verità qualcosa in qualche modo di già visto, come ricorda il sito americano Automotive News che ne dà notizia, ricordando il progetto di due ruote integrate Motocompo di Honda risalente ancora agli anni ‘80.

A differenza del Motocompo, la due ruote di Ford emerge dalla parte anteriore della vettura, un po’ come fosse la “Batmobile”, per poi essere attivata e così raggiungere la destinazione desiderata. Come giustamente fa notare il portale USA, il fatto che il colosso Ford abbia presentato questo genere di brevetto non significa assolutamente che il veicolo sia realmente in progettazione; l’ufficio U.S. Patent and Trademark Office si limita infatti a rendere pubbliche tutte le domande di brevetto 18 mesi dopo la loro presentazione. Si tratta in ogni caso di qualcosa che ha richiesto risorse aziendali, quanto meno in termini di lavoro, per cui difficilmente questa iniziativa può essere derubricata come “gioco”: magari ne deriverà qualcosa di molto differente, seppur su queste basi di partenza.

Ad ogni modo, nell’approfondimento del brevetto si può notare come la motocicletta sia equipaggiata di un motore elettrico, che ne rende la marcia assolutamente autonoma. Quando i due veicoli sono riuniti, l’unità elettrica viene collegata in modo sicuro alla vettura ospitante con connessione che può essere attivata e rilasciata secondo necessità. Il motociclo e l’auto restano utilizzabili in modo del tutto indipendente l’una dall’altro. Non solo. La batteria del mezzo a due ruote essendo collegata al mezzo principale, che nell’esempio del brevetto è anch’esso equipaggiato di batteria oppure dispone di meccanica ibrido-elettrica, viene ricaricata dallo stesso sistema centrale che provvede all’alimentazione dell’auto. Il sistema di infotainment fa invece parte della due ruote.

Quando essa è integrata nella struttura a quattro ruote, lo schermo ed i vari comandi finiscono per collocarsi tra guidatore e sedile del passeggero diventando in pratica la consolle centrale dell’auto, ma restando a disposizione del motociclista quando i due veicoli vengono disgiunti. Trattandosi di un brevetto completo, gran parte del documento prosegue inoltre nella descrizione minuziosa del tipo di collegamento meccanico tra i veicoli, dei rispettivi impianti elettrici nonché di vari altri sottosistemi che compongono l’essenza del veicolo. Diciamo la verità: forse una Ford così… 2 in 1 non la vedremo mai, ma già solo l’idea certamente affascina…

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