Tatangelo nella Norma, Oriettona al colesterolo
Con la Mistery Box i tre devono cucinare il prima possibile tre piatti ciascuno degni del via libera dei giudici: se vanno bene si accende una lampadina (e a tre si vince tutto), se non vanno bene i non-aspiranti chef se ne tornano indietro con le pive nel sacco come la Juve quando incontra qualsiasi squadra spagnola, anche di pallamano o di merengue, e a quel punto devono ricominciare o con quel piatto da integrare o con un’altra roba. La Tata è caricata a molla come il presidente Fico quando intravede la scalinata del Quirinale (ormai ha i glutei più sodi di Martina Colombari). Così Anna fa cinque piatti in un’ora e mezzo di cui tre all’altezza (e tra questi i soliti paccheri al sugo, anche se alla Norma), mentre Oriettona prova a tenere il ritmo ma finisce sempre per impiattare quel certo non so che del tinello di suor Germana che le fa tornare i piatti indietro, come una fettina di maiale con del prosciutto sopra e colesterolo a tutti gli stati, gassoso compreso. “Un piatto primaverile” lo definisce e come sempre non si capisce se prende per il culo o lo pensa davvero. Davide – disperso nell’oceano come la Zattera della Medusa – non sa fare altro che lamentarsi, facendo crollare le braccia ogni volta che la Tatangelo fa quello che dovrebbe fare anche lui: della roba da mangiare.

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