Non solo Piero De Luca. Anzi: il figlio del governatore della Campania è solo l’ultimo arrivato in un movimento politico trasversale, che da destra a sinistra non risparmia nessuno. È il Pdf, il partito della famiglia: figli e nipoti di ministri, plenipotenziari e notabili di partito. Dal Nord a Sud è  lunga la lista di fratelli, zii e coniugi in corsa per un seggio da tramandare per discendenza dinastica o diritto coniugale in posizione sicura. Ogni formazione politica ha in seno un numero di posti ad hoc. Ecco un ricco campionario, probabilmente non esaustivo.

L’immagine è struggente. Padre e figlio che corrono insieme, mano nella mano, per un posto al sole. Anzi per due posti, uno per ciascuno: Domenico Tallini, segretario questore del consiglio regionale della Calabria è candidato per il collegio uninominale di Catanzaro mentre suo figlio Giuseppe è primo dei “supplenti”, se il padre ottiene il seggio alla Camera, il figlio entra in Regione. Una famiglia, due poltrone (elettive), come per i Mancini a Cosenza, come per i candidati-cognati in Calabria. La Campania ha saputo mantenere viva la tradizione fin dalla candidatura a Salerno di Piero De Luca (Pd), figlio del governatore Vincenzo. A Benevento capolista di Fi è Sandra Mastella, moglie di Clemente. Palmira Fele corre nell’uninominale di Giuliano per il centrodestra ed è moglie di Michele Schiano di Visconti, già in Fi, Scelta Civica, Centro Democratico, sostenitore di De Luca alle Regionali. Singolare, di sicuro, il caso del primario chirurgo del Cardarelli Carmine Antropoli, terzo nel collegio plurinominale 1 di Campania 2 per la Camera mentre la sua compagna Lucrezia Cicia è schierata a Caserta.  Nel listini della Lega c’è infine Gianluca Cantalamessa: il figlio dell’eurodeputato missino Antonio è “incaricato” di sondare il territorio partenopeo a caccia di delusi del centrodestra e neoborbonici.

E che dire della Sicilia? Uno nome per tutti è Elisabetta Formica (FI), figlia di Santi, cinque volte deputato che non è riuscito a conquistare un seggio alle scorse elezioni all’Assemblea regionale. Sempre per Forza Italia, ma nel collegio uninominale Barcellona Taormina, si può votare Franco Rinaldi, cognato del deputato nazionale Francantonio Genovese e zio di Luigi Genovese, deputato regionale all’Ars. Nel prossimo parlamento, forse, ci sarà posto anche per l’ex moglie di Davide Faraone Rosalia Pennino che Fi schiera nel plurinominale Ragusa-Siracusa-Paternò. Nel collegio Sicilia 3 è capolista del M5S Azzurra Cancelleri, deputata uscente e sorella di Giancarlo Cancelleri, candidato governatore e vicepresidente dell’Ars.

In Calabria per Fi Andrea Gentile, figlio del sottosegretario uscente di Ap (e prima Pdl) candidato nel collegio Castrovillari. E quindi, nipote del consigliere regionale Pino Gentile (lo zio quindi) per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio nel processo per i fondi “ex Gescal”, destinati all’edilizia residenziale e utilizzati, invece, per l’acquisto della sede dell’Aterp. In Piemonte figura Paolo Zangrillo, fratello del medico di Berlusconi. Strepitoso in Calabria il caso dei candidati cognati. Hanno nomi diversi e la parentela era sfuggita ai più. Poi scatta una retata attorno al suocero di Demenico Furgiuele che è candidato con la Lega e Massimo Cristiano, con Casapound. Hanno sposato due sorelle (Stefania e Concetta Mazzei) cui i carabinieri del Noe avrebbero sequestrato i beni nell’ambito dei provvedimenti emessi nei confronti del padre, l’imprenditore Salvatore Mazzei, suocero appunto dei due candidati alle politiche.

Nel Lazio il nome da incorniciare con foto di famiglia è quello di Andrea Ruggieri, candidato in seconda posizione nel proporzionale del Lazio 1 alla Camera. E’ avvocato, ma soprattutto è nipote di Bruno Vespa (oltre che partner di Anna Falchi). Nel 2015 Berlusconi lo scelse per il ruolo di responsabile dei rapporti di Forza Italia con le tv. Anche il Nord tiene famiglia. Tra le fila del Pd ritorna Matteo Colaninno (Pd), candidato al  Plurinominale Lombardia 4, deputato uscente e figlio primogenito del più celebre Carlo. Nella legislatura appena chiusa si è distinto per un’alta percentuale di assenze: in alcuni periodi sfiora il 65%. C’è poi Lucrezia Mantovani (FdI) al plurinominale Lombardia 1: mai un giorno di militanza politica. Figlia di Mario Mantovani, ex vicegovernatore lombardo inquisito per corruzione, concussione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, peculato, false fatture.

Ben altre discendenze può vantare Flavia Piccoli Nardelli, figlia dell’ex ministro e segretario della Dc Flamino Piccoli e già eletta tra le fila del Pd. In Sicilia corre Daniela Cardinale, figlia dell’ex Ministro e deputato Salvatore Cardinale. E’ capolista Pd nel listino Gela-Agrigento. Tra i pupilli ministeriali il caso più incredibile è però quello di Giacomo Manicini jr, dove il junior sta a dire nipote dell’omonimo ministro socialista della Sanità e figlio dell’ex sindaco socialista di Cosenza Pietro Mancini. Di lui si è parlato per la curiosa circostanza che lo vuole al tempo stesso candidato per la Camera nel collegio maggioritario di Cosenza e in predicato, la tempo stesso, di diventare consigliere regionale perché si era candidato con Berlusconi alle ultime regionali risultato primo dei non eletti. Il 5 marzo potrebbe liberarsi per lui il posto in Regione occupato da Fausto Orsomarso, capolista nel plurinominale Nord per Fdi in posizione sicura. Risultato: Mancini junior potrebbe essere deputato e consigliere regionale al tempo stesso. Due poltrone per uno. Tra i notabili va segnalata la corsa per Fdi di Isabella Rauti, figlia dello storico segretario del Msi ed ex repubblichino e di Stefania Craxi, candidata azzurra nel collegio Monza-Seregno. Da segnalare gli immancabili Ignazio e Romano La Russa, coerentemente candidati con “Fratelli d’Italia”. Nelle cui fila corre, per non sbagliare, anche il genero Marco Osnato. Certe parentele eccellenti danno poi spettacolo: a Brescia, per dire, è candidato per Fratelli d’Italia Stefano Renga e cioè il fratello più grande del ben più noto cantante Francesco. “Sabrina mi sostiene” assicura Ottorino Ferilli, già sindaco di Fiano romano che è candidato per Liberi e uguali nel collegio uninominale di Rieti. È il cugino della più famosa Sabrina. Si è candidato nel collegio uninominale di Rieti, ovvero sconfitta (quasi) certa.

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