Le due Coree sfileranno insieme sotto la bandiera della Corea unita alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang: è uno degli accordi raggiunti, in base a una nota congiunta, nell’incontro tenuto oggi a Panmunjom tra le delegazioni di Nord e Sud. Via libera anche all’unica squadra nel torneo di hockey femminile.

Il Regno Unito ha accolto con favore la tregua concordata fra i due coinquilini del 38° parallelo in vista dei Giochi, ma sottolinea che il vero obiettivo resta la fine del “programma nucleare illegale” di Pyongyang e torna a condannare “i 20 test” nordcoreani condotti nell’ultimo anno inclusi “i 2 missili volati sopra il Giappone”.

Lo si legge in una dichiarazione del ministro degli Esteri, Boris Johnson, diffusa oggi dal Foreign Office. “E’ grandioso che vi siano stati colloqui” fra Pyongyang e Seul, scrive Johnson, ed “è grandioso che vi sia una tregua olimpica“. Ma allo stesso tempo l’opinione pubblica non deve dimenticare che “la Corea del Nord e Kim Jong-un” stanno “continuando a portare avanti il loro programma illegale”, aggiunge il ministro britannico definendo “molto importante e incoraggiante che il mondo non si sia fatto intimidire o dividere dalla minaccia nordcoreana”.

Johnson nota poi come la risoluzione 2397 dell’Onu abbia “intensificato la pressione politica e economica sul regime” e come Kim abbia ora di fronte due strade: “Proseguire sul cammino delle provocazioni e dotare il suo paese di testate nucleari che condurranno a un’ulteriore escalation e a maggiori sofferenze per il suo popolo, o scegliere la strada di un maggiore benessere per il suo popolo e cogliere l’opportunità di emulare gli sbalorditivi progressi della Corea del Sud”.

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