Parliamoci chiaro: a nessuno piace sentire parlare di incidenti stradali, di infortuni, di danni al proprio veicolo. Forse è proprio per questo che, quando siamo chiamati a scegliere una polizza Rc Auto, non approfondiamo compiutamente i dettagli previsti dal contratto, ma cerchiamo di liberarci dall’incombenza nel più breve tempo possibile, magari prestando attenzione alla variabile che meno di tutte dovrebbe determinare la nostra scelta, ovvero il prezzo.

Del resto i più recenti sondaggi ci dicono che l’Italia è ben lontana dal poter vantare una adeguata cultura assicurativa: quasi due terzi della popolazione non sa di cosa si parla quando si usano termini come “premio”, “massimale”, “beneficiario” o addirittura “sinistro”. E non potrebbe essere diversamente, dal momento in cui, molto spesso, gli italiani associano l’idea di assicurarsi ad una spesa superflua, se non del tutto inutile. Una spesa sicura e mediamente alta, per fare fronte ad un evento incerto nel suo verificarsi? L’italiano medio vive alla giornata, a queste cose non ci pensa e non ci vuole pensare. Quando poi la copertura assicurativa diventa un obbligo, come nel caso della Rc Auto, ecco che il premio da pagare alla compagnia viene percepito come una tassa, né più né meno. Quindi, meglio pagarla il meno possibile.

Di certo non ci aiuta il modo di fare informazione e marketing nel mercato assicurativo. Difficilmente le cose potranno cambiare fintanto che continueremo a vedere in televisione la famigliola che fa la danza propiziatoria per fare abbassare il premio della polizza per la propria auto, o il ragazzotto che si vanta con l’amico di essere andato al mare ai Caraibi perché ha speso meno di Rc Auto grazie ad un preventivatore online. Sia chiaro, sono senz’altro strumenti utilissimi, ma solo se vengono usati con la giusta attenzione. Anche se il criterio con il quale vengono presentate le proposte assicurative è il prezzo, è necessario leggersi con attenzione le condizioni di ciascuna polizza. Ma, come abbiamo detto, non tutti hanno la preparazione adeguata per comprendere realmente i termini del contratto. Non è forse meglio rivolgersi ad un professionista, un assicuratore serio che ci consenta di capire cosa andiamo a firmare? Perché le clausole alle quali stare attenti sono tante, vediamo le più importanti.

Innanzitutto, va prestata particolare attenzione alla clausola di rivalsa, che esclude la manleva per l’assicurato che abbia cagionato danni a terzi in stato di ebrezza, sotto l’influenza di sostanze stupefacenti o qualora il conducente fosse senza patente, ma anche in casi meno gravi come in assenza di revisione del veicolo o qualora il numero di passeggeri a bordo fosse non conforme alla legge. In tutte queste ipotesi, in caso di sinistro la compagnia pagherebbe il risarcimento a chi ha subito il danno, ma andrebbe poi a rivalersi sull’assicurato del medesimo importo, totalmente o parzialmente, così come previsto dall’articolo 144 del Codice delle Assicurazioni. E’ bene, pertanto, scegliere polizze che prevedano la garanzia accessoria denominata “rinuncia alla rivalsa”, in forza della quale la compagnia rinuncia, nei casi espressamente previsti, ad esercitare la rivalsa nei confronti del proprio cliente.

A volte, per risparmiare qualche euro sulla polizza, si sceglie l’opzione “a guida esperta” o “a guida esclusiva“. Tale scelta comporta due diverse limitazioni: la guida esperta prevede una soglia minima di età per il conducente (23 o anche 25 anni) mentre la guida esclusiva garantisce la copertura soltanto se il conducente è il contraente della polizza. Queste limitazioni vanno tenute bene a mente, soprattutto se il veicolo è nella disponibilità di più persone, magari appartenenti allo stesso nucleo familiare, perché se il sinistro è causato da una persona diversa da quelle indicate in polizza, la compagnia eserciterebbe la rivalsa sull’assicurato. Meglio, pertanto, optare sempre per polizze “a guida libera“.

E’ sempre bene, inoltre, inserire la clausola “bonus protetto”. Oramai la quasi totalità delle proposte per polizze Rc Auto prevede un premio stabilito secondo il meccanismo “bonus malus“, ovvero con una variazione del costo in funzione della condotta pregressa dell’assicurato: se ha causato sinistri pagherà di più l’anno successivo perché verrà “declassato” a due classi di merito inferiori (con premio più alto). Se è stato un automobilista prudente e non ha causato sinistri, avrà un avanzamento di una classe di merito e (in teoria…) pagherà di meno l’anno successivo. La clausola “bonus protetto” consente di non tenere conto del primo sinistro causato nella rimodulazione del premio successivo.

E’ bene, inoltre, cercare di evitare l’obbligo di rivolgersi ad una carrozzeria convenzionata con la compagnia. Si tratta di una imposizione bella e buona, spesso venduta come “servizio aggiuntivo” e di favore. In pratica, in caso di sinistro la compagnia richiede al proprio assicurato di portare la sua autovettura esclusivamente in determinate carrozzerie, che vengono pagate direttamente dalla compagnia stessa in forza di una convenzione a monte. Se il danneggiato preferisce rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia, o magari ad una carrozzeria più vicina, viene applicata una franchigia, solitamente molto alta. Siamo davvero disposti a rinunciare alla nostra libertà di scelta per risparmiare pochi euro sul premio Rc Auto?

Infine, la clausola di tutela legale. E’ una garanzia che prevede la copertura delle spese di assistenza da parte di un avvocato in caso di sinistro (con determinate limitazioni, da verificarsi attentamente). C’è da dire che, nel settore dell’infortunistica stradale, il professionista incaricato dal cliente di gestire la sua pratica solitamente non prevede alcun anticipo di spesa, e viene pagato soltanto all’esito della chiusura della pratica. Ma con l’introduzione della complessa Legge 41/2016 sull’omicidio e le lesioni personali stradali, la polizza di tutela legale diventa sicuramente utile in quanto l’iter in sede penale prevede inevitabili costi a carico dell’assicurato, che con tale garanzia verrebbero pagati, interamente o parzialmente, dalla compagnia.

Articolo Precedente

Bollette telefoniche, il garante delle telecomunicazioni prepara multe per chi tariffa a 28 giorni

next
Articolo Successivo

Legge di Bilancio, “bonus verde” del 36% per chi ristruttura giardini, balconi e terrazzi: ecco come chiederlo

next