Il Big Ben, forse il simbolo più famoso di Londra, per i prossimi quattro anni non segnerà l’ora dei sudditi di Sua Maestà con i suoi rintocchi. Dal mezzogiorno di lunedì, quando ha rintoccato per l’ultima volta, la Torre dell’Orologio di Westminster verrà sottoposta a massicci lavori di ristrutturazione, per un costo complessivo di 29 milioni di sterline.

In realtà il nome Big Ben era stato coniato originariamente solo per la campana più grande della torre all’angolo nord-est del palazzo del Parlamento, ma poi si è esteso anche all’orologio e all’intera torre.

La costruzione della torre neogotica alta 96 metri è iniziata nel 1834 ed è stata completata nel 1858, in piena età vittoriana, e da allora aveva smesso di suonare pochissime volte: nel 1976 per nove mesi, a causa di un guasto del meccanismo dell’orologio, e nel 2007 per sei settimane, per altri lavori di manutenzione.

Ma stavolta lo stop sarà decisamente più lungo, visto che la riapertura è prevista per il 2021. Nei giorni scorsi la premier Theresa May aveva rivolto addirittura un appello affinché Londra non perda i rintocchi del Big Ben, e il suo avversario Jeremy Corbyn, leader dei laburisti, aveva risposto che “non è un disastro nazionale”.

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