Ci risiamo. Grillo ricorda a tutti chi comanda nel Movimento 5 Stelle. Sulla legge elettorale emerge con forza l’ennesima contraddizione grillina.

Per anni il Movimento ha accusato il Pd di aver provato a fare le Riforme con Forza Italia. In realtà, però, il Pd, a mio giudizio, ha sempre tentato di farle con tutti e in maniera aperta. Oggi sulla legge elettorale – udite udite – c’è l’accordo fra Pd, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Quindi ora nessuno scandalo e complotto. Grillo per grande “democrazia interna” fa votare agli iscritti sì o no per l’adesione al sistema elettorale alla tedesca. Gli iscritti – 27.000 – hanno detto sì al sistema elettorale tedesco.

Quindi avanti tutta senza problemi? Eh, no. Alcuni portavoce dei grillini iniziano a dire che la legge elettorale depositata dal Pd non è simile a quella tedesca e che ci sono le liste bloccate. La base e anche gli iscritti nel blog dicono a Grillo che il loro voto era per un sistema realmente tedesco. Tutto bene? Eh, no. Dal blog interviene Grillo e dice: “Fidatevi di me”. Avete votato sì alla legge elettorale tedesca e quindi, nessun malumore, si voterà la proposta del Pd. Ma ci sono grosse differenze con il sistema tedesco? Non fa nulla fidatevi di me. Insomma un Grillo “istituzionale”.

Ora, cari amici Grillini che mi dite? Il Pd non è più il mostro? Il Pd non fa più inciuci? E che mi dite di Grillo? Ora le liste bloccate vanno bene? Insomma, è molto divertente leggere i vostri commenti. Il problema è però capire quali prendere sul serio. Quelli prima o quelli dopo l’ultimo intervento di Grillo sul santo blog. L’ironia è d’obbligo in questi casi. Ma la situazione è molto seria. Anni di insulti e offese, ma basta una decisione del Capo e tutte le precedenti opinioni spazzate via di colpo. Nessuna vera ideologia e quindi nessuna vostra sentita e duratura opinione. Foglie e pensieri al vento.

Ora una preghiera. Non prendetevela con il Pd per questa legge elettorale. La voterete con noi e con Forza Italia. E tutto, anche grazie a una responsabilità che io ritengo cadere su di voi: aver votato no al Referendum costituzionale. Così Grillo ha deciso: il dissenso è tolto.

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