Ucciso dal suo avvocato. È successo a Oria, in provincia di Brindisi, all’interno dello studio legale “Calò e Pomarico associati” in via Latiano. L’avvocato Fortunato Calò ha sparato al suo cliente con una pistola calibro 9×21. Gli ha scaricato addosso l’intero caricatore, almeno dieci colpi dicono i carabinieri. I due fino a poco prima dell’omicidio stavano discutendo di una pratica legale. Quando i militari sono arrivati sul posto hanno trovato diversi bossoli per terra e il corpo senza vita di Arnaldo Carluccio, 45enne di Torre Santa Susanna.

La vittima aveva precedenti contro il patrimonio ma era lì per discutere una pratica civilista riguardante un suo familiare, motivo per cui gli investigatori mantengono per ora il riserbo sul possibile movente. Secondo una prima ricostruzione, è stato lo stesso Calò, subito dopo aver sparato, a chiedere ai suoi colleghi di chiamare i carabinieri per costituirsi e consegnare l’arma. Una pistola legalmente detenuta, ma non regolarmente portata: l’avvocato infatti non poteva tenerla con sé fuori da casa. Calò, che non ha mai avuto problemi con la giustizia, non aveva sporto una denuncia che potesse far pensare al fatto che si sentisse minacciato da qualcuno. L’avvocato è al momento in stato fermo. Sul luogo è arrivato il sostituto procuratore Raffaele Casto.

 

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