Un destino beffardo. La storica sezione romana del Pd Centro storico riapre, dopo aver lasciato qualche mese fa la sede di via dei Giubbonari, proprio nel mezzo della scissione del Partito democratico, con l’ex segretario Bersani, Errani, Speranza, Rossi e altri big della minoranza che hanno deciso di lasciare il Nazareno. E i militanti? Delusi, amareggiati: “Una sconfitta collettiva, le responsabilità sono di tutti”, condividono in molti. Ma in molti non perdonano il viaggio negli Stati Uniti dell’ormai ex segretario Matteo Renzi: “Mi lascia perplessa che proprio mentre il Pd si spacca, lui si è andato a fare una vacanza negli Usa“, replica amareggiata una storica iscritta. Non è l’unico: “Un comportamento inaccettabile, quasi da sbruffone. Poco rispettoso del travaglio di tutti”, condivide un altro militante. E la stessa segretaria del circolo Giulia Urso, pur convinta che il Pd potrà ancora continuare a vivere, ammette: “Ho sempre vissuto in modo sclerotico il rapporto di Renzi con le sezioni dem. Prima diceva di volerle valorizzare, poi la sua politica è cambiata. Forse deve chiarirsi lui per primo…”. La certezza è che il futuro resta ancora un’incognita, dopo l’addio dei bersaniani e di tanti pezzi di elettorato: “Io sono iscritto dal ’63. La scissione? Ne ho viste tante, ma oggi resto fiducioso”, replica un militante. “Se rinnoverò la tessera? Per ora sì. Bersani? Vedremo…”

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Pd, solo 30 in uscita dopo la scissione. Ma al Senato i bersaniani sono decisivi su legge elettorale, giustizia e lavoro

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