La gestione della sicurezza delle comunicazioni informatiche e anche telefoniche di Palazzo Chigi non solo esternalizzata, ma anche affidata senza gara. A chi? A una società di un imprenditore amico di Luigi Bisignani. Oggi, con quest’accusa, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi il generale dei carabinieri in pensione Antonio Ragusa. I reati contestati sono corruzione e turbativa d’asta. L’affidamento dell’appalto era avvenuto nel 2009, per effetto di una decisione del governo Berlusconi. Il tribunale ha accolto la richiesta di pena avanzata dal pm Paolo Ielo. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato quindi Ragusa ha beneficiato di uno sconto di pena di un terzo. Nella stessa inchiesta, ma per un filone riguardante un giro di fatture emesse nel 2011 per operazioni inesistenti, l’uomo d’affari Luigi Bisignani aveva patteggiato due mesi di reclusione.

Secondo l’accusa, accolta dal giudice, Ragusa quando era responsabile del Dipartimento per le risorse strumentali di Palazzo Chigi pianificò e confezionò su misura un appalto per la informatizzazione di Palazzo Chigi affinché fosse assegnato alla Italgo dell’imprenditore Anselmo Galbusera. Il lavoro, del valore di quattro milioni di euro, fu effettivamente assegnato a Galbusera e da questi ceduto in subappalto ad una serie di società. Di una di queste è titolare Marco Napoli, genero dello stesso Ragusa. Galbusera ha patteggiato la pena, mentre Napoli sarà giudicato con il rito ordinario. Per questa vicenda Ragusa fu posto – come Bisignani – agli arresti domiciliari, nel 2014.

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