Beppe Grillo interrompe il lungo silenzio di ghiaccio tra lui e il sindaco di Parma con il post “Arrivederci Pizza, ciao”. Dopo la conferenza stampa con cui il primo cittadino ha annunciato il suo addio al Movimento, il leader M5s ha dedicato un breve articolo all’argomento pubblicato sul suo blog dove il titolo rievoca la canzone “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli. “Pizzarotti è uscito dal M5s“, scrive il leader. “Sono contento e specialmente per lui. Spero che si goda i suoi 15 minuti di celebrità. E terminati quelli, spero renda pubblici il prima possibile i documenti che gli sono stati richiesti il sei giugno e che non ha ancora fornito”.

Il braccio di ferro tra il comico e il sindaco dura da anni. Il motivo dello scontro questa volta è stata la sospensione del sindaco dal Movimento dopo che ha tenuto nascosta l’indagine a suo carico a proposito delle nomine al Teatro Regio (poi archiviata). Per quasi tre mesi Pizzarotti ha aspettato che fosse presa una decisione sulla sua posizione, ma dopo l’esclusione dall’evento Italia 5 stelle a Palermo ha scelto di andarsene. Una delle accuse del sindaco è stata anche per il direttorio. Attacchi a cui in mattinata ha risposto il deputato Roberto Fico: “Capisco che Pizzarotti abbia puntato il dito contro il direttorio, però dobbiamo andare avanti sulle questioni importanti del Movimento 5 stelle. Poi il garante del Movimento è Beppe Grillo, con l’uso del simbolo, quindi parleranno Federico Pizzarotti e Beppe Grillo“. Sul tema i parlamentari hanno evitato di esporsi per tutta al giornata evitando le domande. L’unico a concedere un commento è stato il senatore Nicola Morra: “Il problema è tra Pizzarotti e il Movimento. Pizzarotti non ha ritenuto accettabile la situazione, posso anche comprendere le sue ragioni ma per me questa storia doveva essere conclusa parecchio tempo fa. Il Movimento non è solo un volto, un’amministrazione comunale, è forte quando c’è coralità”.

Chi si è espresso in solidarietà con Pizzarotti sono stati molti degli ex M5s che spesso hanno visto in lui un punto di riferimento nella contestazione ai vertici. “Oggi Pizzarotti”, ha detto l’ex consigliere regionale dell’Emilia Romagna Andrea Defranceschi, “ci ha raccontato la storia del Movimento. Ha fatto un elenco deprimente di promesse tradite, di slogan mercificati, di parole dette in campagna elettorale e poi lasciate al vento. E l’ha fatto citando i fatti. Rendendo inoppugnabile ogni argomento. Usando la semplicità e la magnifica forza dei fatti, che, perfino spiacevolmente, non possono essere messi in discussione. Oggi il movimento non è più il Movimento. E questo è un fatto. E’ un’altra cosa, che può piacere e non piacere. E questa è un’opinione”. Amareggiato anche l’ex consigliere comunale M5s di Torino Vittorio Bertola: “Alla fine Pizzarotti ha ragione”, ha scritto su Facebook, “per noi che siamo stati emarginati dal Movimento 5 stelle perché eravamo troppo indipendenti, troppo coerenti e forse troppo scomodi per la mediocrità e l’ambizione di certi altri, che stiamo stati attaccati, mobbizzati e isolati dai nostri stessi compagni dirigenti, che abbiamo tentato in ogni modo di rimetterci a disposizione di un progetto collettivo ricevendo sempre e solo torte in faccia, come è possibile restare ancora nel M5s”.

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