Per qualche ora, i milioni di fan di Will & Grace, la serie cult della NBC andata in onda dal 1998 al 2006, hanno sperato nel clamoroso ritorno. Dieci anni dopo l’ultimo episodio, ecco che sembrava che Will, Grace, Jack e Karen dovessero tornare in tv per una clamorosa e inattesa nona stagione. La notizia si era propagata sui social network con la velocità di un virus influenzale sulla metropolitana di Roma, complici anche le astute mosse di social marketing degli stessi protagonisti: prima una foto dei quattro attori di nuovo insieme sul set originale della sitcom, poi un finto trailer di un finto film di fantascienza con “Will & Grace is back” evidenziato in rosso.

Non mancava altro che l’annuncio, dunque, e ormai sembrava questione di ore. Sembrava, appunto, perché la nona stagione di Will & Grace non ci sarà, almeno non per il momento. Le avventure dell’avvocato gay Will Truman e dell’interior designer Grace Adler, dell’attore fallito Jack McFarland e della ricca e politicamente scorretta Karen Walker, sono tornate solo sul web, solo per dieci minuti, in un mini-episodio realizzato in occasione delle prossime elezioni presidenziali che l’8 novembre prossimo vedranno contrapposti Hillary Clinton e Donald Trump.

Il tutto si svolge nell’appartamento di Will e Grace, come se nulla fosse, come se non fossero passati dieci anni. I due protagonisti si stupiscono di come si possa votare Trump e, puntualmente, dopo poco entra Karen con il nome del magnate newyorkese bene in vista sulla borsa griffata. Partono le prime frecciatine, i botta e risposta frenetici e cinici, politicamente scorretti e spassosissimi. Funziona ancora tutto alla perfezione: i tempi comici, l’interazione tra gli attori, la qualità dei dialoghi. E quando arriva Jack, elettore indeciso registrato per caso in Pennsylvania (uno degli Stati in bilico, guarda caso), il quadro è completo. Will e Grace provano a convincerlo a votare Clinton, Karen fa propaganda per Trump, ovviamente a modo suo: “Io voto Donald! L’ho anche aiutato a scegliere Melania! E poi lui mi ha ispirato: ho costruito un muro per tenere fuori casa i miei domestici”.  Alla fine Jack decide di votare Hillary. Ma nessuno si aspetti motivazioni politiche o ideologiche. Semplicemente, Will ha toccato il tasto giusto: “A Katy Perry piace Hillary”. Bingo!

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